P101 Sgr guida round di investimento di Wonderflow (customer analytics)

Wonderflow ha chiuso il secondo round di finanziamenti, raccogliendo un totale di 4 milioni di euro.

Il nuovo round, pari a 2 milioni, si legge in un comunicato, è stato guidato dal gestore di venture capital P101 Sgr, attraverso il secondo veicolo d’investimento P102 e ITALIA 500 (gruppo Azimut). All’operazione hanno partecipato Jan Bennink (imprenditore olandese con una lunga carriera nell’industria dei fast moving consumer goods) ed EIT digital (organizzazione europea per l’innovazione).

Wonderflow opera nel settore della customer analytics a livello globale, estraendo informazioni utili dai feedback dei consumatori per supportare le aziende nell’innovazione di prodotto, nella customer experience e nel marketing strategico.

Il funding “servirà per consolidare ulteriormente il posizionamento nel mercato europeo al fine di rispondere alle crescenti richieste delle imprese”.

Wonderflow è guidata dall’amministratore delegato italiano Riccardo Osti e ha sede ad Amsterdam, Trento e Milano.

La società si inserisce nel settore del customer analytics, in crescita del 17% anno su anno, e che, secondo le più recenti stime, varrà 9 miliardi di dollari nel 2022 (dati Gartner).

“Per qualsiasi brand è importante conoscere a fondo il consumatore, capirne le necessità e
anticiparne i bisogni, soprattutto in un mercato globale”, afferma Giuseppe Donvito (nella foto), partner di P101. “Grazie all’intelligenza artificiale è oggi possibile raccogliere e analizzare rapidamente una quantità di dati mai vista prima, feedback, commenti, conversazioni online che possono essere tracciati e integrati per elaborare una visione chiara non solo del grado di soddisfazione del cliente ma anche della sua fidelizzazione e dei margini di implementazione di un servizio o prodotto. Wonderflow è leader proprio in questo ambito e con questo secondo round potrà continuare la sua crescita, guidata da una domanda sempre maggiore di customer insights puntuali e rapidi da parte delle imprese”.

SHARE