Pappone con Barclays nella vendita delle 90 filiali italiane

Il colosso britannico Barclays si prepara a cedere il network di agenzie italiane attive nella gestione dei patrimoni a partire da 100 mila euro.

La banca inglese avrebbe infatti affidato alla banca d’affari Lazard, con il managing director Massimo Pappone (nella foto), il compito di curare le trattative per la dismissione di queste attività. Al momento, secondo diversi rumors, il gruppo starebbe discutendo, in fase avanzata, con alcuni soggetti, fra i quali gruppi bancari italiani di medie dimensioni intenzionati a espandersi sul territorio. 

La cessione, riportano alcuni rumors, rientrerebbe all’interno della razionalizzazione delle attività europee della banca inglese, soprattutto in Italia e Portogallo, dopo quella recente delle attività spagnole. Un cambio di strategia deciso nel maggio del 2014, quando il gruppo ha manifestato l’intenzione di trasferire i business retail in Europa all’interno della nuova divisione “non-core” (Bnc), valutando soluzioni alternative per questi business.

Questo non sarà dunque un addio di Barclays all’Italia, poiché ad essere venduta sarà la sezione retail e non, ad esempio, l’investment banking o il segmento corporate.

Negli ultimi anni Barclays ha infatti cambiato la propria strategia. Ha ridotto le sue filiali in Italia da 150 a 90 e si è concentrata sulla gestione di patrimoni medio-grandi e sul private banking. Un settore, quest’ultimo, che nell’ultimo periodo sta crescendo enormemente in Italia. 

Va da sé che la cessione delle 90 filiali italiane di Barclays, ma soprattutto dei relativi clienti e i loro patrimoni, saranno una preda ambita sul mercato.

Per il momento il team italiano, guidato da Lorenzo Bassani (nella foto a sinistra), continua a lavorare al piano biennale per la valorizzazione del business Pcb Europe Retail Italy, con particolare riferimento al segmento di clientela premier.

 

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