Deal di private equity ai massimi da 5 anni in Italia nel terzo trimestre. Lo rileva PitchBook

Il numero di operazioni di private equity in Italia nel terzo trimestre 2025 ha toccato il massimo trimestrale degli ultimi cinque anni. Il valore delle operazioni è stato tuttavia inferiore rispetto al trimestre precedente, indicando che le transazioni sono state di minore valore nel terzo trimestre. La cautela degli investitori era evidente nella crescente quota di operazioni aggiuntive, che rifletteva una preferenza per transazioni di minore entità e minore rischio rispetto alle operazioni di LBO su larga scala. Lo rileva il “Q3 2025 Italy market snapshot“, pubblicato oggi da PitchBook.

IL PRIVATE EQUITY ITALIANO NEL TERZO TRIMESTRE 2025

L’attività di uscita del private equity ha registrato una ripresa nel terzo trimestre, in linea con la tendenza generale europea. Il trimestre è stato caratterizzato da uno spostamento nel mix delle exit a favore
delle acquisizioni societarie, che hanno rappresentato oltre il 60% dei disinvestimenti. Tra queste figurano le acquisizioni di Marcolin per 1,2 miliardi di euro da parte di VSP Vision e di Prima Assicurazioni da parte di Axa per 856 milioni di euro.

La raccolta dei fondi di private equity in Italia rimane fiacca, con solo tre nuovi fondi
dall’inizio dell’anno, nonostante il capitale totale raccolto abbia già superato i livelli del 2024.
In particolare, la liquidità disponibile nei fondi di private equity italiani è aumentata nei sei mesi
che hanno preceduto la fine del primo trimestre, con la maggior parte ora concentrata nelle annate
successive al 2023.

IL VENTURE CAPITAL ITALIANO NEL TERZO TRIMESTRE 2025

Nel terzo trimestre 2025, l’attività di venture capital in Italia ha registrato una ripresa in termini di valore delle operazioni, ma il loro numero è rimasto inferiore rispetto al trimestre precedente. L’operazione più importante del trimestre ha visto Exein raccogliere 70 milioni di euro in un round di serie C chiuso lo scorso luglio. Nel 2025, le operazioni del settore IT hanno assunto una quota sempre più importante del valore delle operazioni in Italia, trainate dalla crescente attenzione degli investitori verso la sicurezza informatica, l’intelligenza artificiale e le infrastrutture digitali, settori che beneficiano delle iniziative di digitalizzazione sia pubbliche che aziendali.

Le exit dei fondi di venture capital sono state quasi inesistenti, con solo una manciata di uscite
nel trimestre, riflettendo la persistente debolezza e la mancanza di fiducia nel contesto di uscita in un clima di incertezza geopolitica. La combinazione di quotazioni moderate e di opportunità di acquisizione limitate ha mantenuto gli investitori cauti, con molte società in portafoglio che hanno scelto di ritardare le uscite fino a quando le condizioni di mercato non si saranno stabilizzate.

La raccolta di fondi di venture capital è rimasta modesta in Italia dall’inizio dell’anno, con solo due nuovi fondi che hanno raccolto complessivamente circa 300 milioni di euro. In particolare, P101 sgr ha chiuso il suo terzo fondo, Programma 103 (P103), raccogliendo 250 milioni di euro ad aprile, con il veicolo che si concentra su investimenti in fase iniziale e in fase di crescita con un valore medio delle transazioni pari a 5 milioni di euro. P103 è stato sostenuto anche dall’UE nell’ambito del Fondo InvestEU.

I PRIVATE MARKET ITALIANI

Nel segmento dei private market (che comprende sia il venture, che il private equity), la maggior parte dei deal dell’ultimo decennio si è concentrata a Milano e Roma. Tuttavia, se si allarga lo sguardo a livello europeo sullo stesso orizzonte temporale, Milano risulta agli ultimi posti, tra Helsinki e Oslo.

Gli LP (limited partner) maggiori per impegni nel venture capital in Italia nel 2020-2025 sono Cdp Venture Capital; Fei e Cdp. Nel private equity, sono invece Fei, Fondo Pensione dei dirigenti dipendenti e Fondo pensione nazionale.

Sempre nel 2020-2025, i maggiori investitori in venture capital sono stati Cdp Venture Capital, LVenture e Liftt. Nel private equity invece sono stati Xenon Private Equity, FII sgr e Italmobiliare.

valentina.magri@lcpublishinggroup.com

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