Real estate revolution: dalla sostenibilità all’utilizzo dei dati, la prospettiva di Illimity
Sostenibilità, inclusione, rigenerazione urbana, tecnologia e dati: questi i macrotrend che, secondo la ricerca promossa da Illimity e realizzata da McKinsey & Company, guideranno l’evoluzione del real estate e la trasformazione di modelli di business delle imprese. Li hanno presentati Andrea Clamer, head of distressed credit division di illimity, e Nicola Sandri, senior partner di McKinsey & Company, nel corso dell’incontro Believe – giving credit to the future.
Finacecommunity ha intervistato Andrea Clamer per capire le prospettive del settore.
Come è possibile declinare il paradigma della sostenibilità in ambito immobiliare?
L’attenzione alla sostenibilità è un tema sempre più centrale non solo nelle agende politiche, ma anche nei nuovi modelli di business di finanza e imprese. Il settore Real Estate non fa eccezione, anzi, registra una crescente attenzione sul tema, sia da parte degli investitori che dei clienti finali. Una delle questioni più dibattute e su cui si stanno concentrando maggiormente gli sforzi è la diminuzione delle emissioni generate dal settore, che entro il 2050 dovrebbero essere ridotte del 40% grazie alla progressiva diffusione di progetti green. Un altro fenomeno che sta prendendo piede è quello dell’evoluzione degli spazi in chiave sostenibile, di cui due esempi sempre più estesi sono le “vertical farm” e i “Rooftop Energy”. Le prime sono colture verticali che permettono di realizzare dai piccoli orti alle grandi produzioni alimentari in contesti quali ad esempio capannoni industriali riadattati, con un risparmio d’acqua fino al 90%, una produttività incrementata del 300% e senza l’utilizzo di pesticidi. Considerando che il controvalore di capannoni industriali non utilizzati è pari a circa 70 miliardi, questa è sicuramente una delle modalità di riutilizzo più convincenti. I “Rooftop Energy”, invece, sono tetti che diventano aree di produzione di energia solare attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici. Ed è proprio il settore energy che illimity ha individuato come una sua area di specializzazione. In particolare, operiamo in questo ambito con il Desk Energy della divisione Crediti Distressed che – raggiungendo il primo target di investimento di 100 milioni di euro in impianti fotovoltaici attraverso la joint venture con VEI Green – ha prodotto nel corso del 2021 9,1 GWh di energia rinnovabile.
- Quali sono le potenzialità dell’edilizia sociale nel nostro Paese?
In Italia il tema dell’edilizia sociale è al centro dell’agenda politica, visto che oggi la sua diffusione nel nostro Paese è molto più bassa rispetto alla media europea. Parliamo di 12 unità abitative ogni 100.000, un quarto in meno rispetto alle 50 rilevate mediamente in Europa. Se da un lato, quindi, siamo molto indietro su questo fronte, dall’altro l’edilizia sociale è un ambito che ha un grande potenziale di crescita in Italia e molti operatori si stanno già muovendo, anche secondo nuovi modelli integrati che vanno dalla raccolta di capitali, allo sviluppo e poi alla gestione. illimity è tra questi operatori: un anno fa è nata la fondazione illimity con l’obiettivo di creare nuovi spazi di inclusione, coesione e benessere condiviso, anche attraverso la rigenerazione di asset immobiliari da destinare a progetti di utilità sociale e con forte attenzione ai temi di sostenibilità. Il primo progetto della fondazione illimity sarà un albergo sulla Riviera Romagnola che darà lavoro anche a ragazzi con disabilità.
- Qual supporto può dare la tecnologia in questo settore?
La tecnologia può offrire un grande supporto al Real Estate, rendendo gli spazi interconnessi e creando delle vere e proprie “smart cities” oltre al recente ed interessante fenomeno della Mobility as a service platform. Sono state identificate infatti oltre 60 applicazioni tech che avranno un impatto significativo in 8 diversi ambiti: sicurezza, sanità, mobilità, burocrazia, socialità e gestione dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti. Queste nuove soluzioni determineranno la necessità per gli operatori del Real Estate di prevedere non solo un significativo sviluppo tecnologico, ma anche di definire nuove partnership con operatori di diversi settori. Tornando al tema della Mobility as a service platform si prevede che il mercato della Sharing Mobility nelle principali città italiane crescerà mediamente dell’11% all’anno fino al 2030.
- Quali sono gli altri trend a cui assisteremo nel mondo Real Estate?
Assisteremo alla diffusione di infrastrutture innovative come i vertiporti, ovvero spazi di atterraggio per veicoli a decollo verticali, verranno creati smart parking con “tariffe dinamiche” che variano a seconda dell’afflusso, ci saranno immobili più sostenibili, dove alla componente abitativa sarà aggiunta la componente servizio, sempre di maggiore importanza. In Italia, si stima la potenziale trasformazione di oltre 100 milioni di mq nei prossimi cinque anni, con 6 principali aree di focalizzazione: uffici pubblici e scolastici, creazione di piattaforme dedicate agli affitti, edilizia sociale, edilizia sanitaria, senior e student housing. Questa trasformazione avrà un impatto significativo sia dal punto di vista economico che ambientale e sociale sul territorio. Da un lato, infatti, il processò avrà un impatto sul prezzo degli immobili che saranno oggetto di rigenerazione, dall’altro migliorerà lo stato di salute e la sicurezza dei quartieri.
- Come si colloca Quimmo in questo panorama?
In Italia c’è grande fermento in campo real estate: basti pensare che il settore dell’intermediazione immobiliare oggi vale oltre 120 miliardi di euro l’anno. Ma non è solo una questione di crescita in termini numerici: come emerge da quanto discusso finora, oggi stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione del settore guidata da megatrend come la digitalizzazione che ne determineranno sempre più l’evoluzione. Quimmo nasce dall’analisi di questo contesto per rispondere alla crescente domanda di semplificazione, trasparenza e rapidità in un settore in forte evoluzione in termini di strumenti e servizi, ma che ha ancora ampi margini di crescita sulla digitalizzazione e che ha bisogno di trovare un equilibrio tra business model innovativo e human touch. Abbiamo voluto creare una piattaforma e un modello unico sul mercato che semplifica il processo di vendita e acquisto, combinando il meglio in termini di tecnologia, processi e user experience. Il nostro obiettivo è semplificare l’acquisto e vendita degli immobili, accompagnando chi vende e chi acquista in tutto l’iter – qualunque sia la modalità di vendita prevista, dall’asta telematica alla trattativa privata – e in qualsiasi fase – dalla scelta dell’immobile fino all’acquisto.