Risparmio gestito: Azimut, Anima e Mediolanum raccolgono 10 miliardi
Se i mercati internazionali, quello italiano in primis, si trovano in bilico tra l’incudine greca e il martello cinese, cresce indisturbato il risparmio gestito, che sembra risentire solo in parte le turbolenze.
Lo testimonia la crescita di Anima, Azimut e Mediolanum, i tre big del settore. Tutti e tre, nei dati di giugno, hanno registrato risultati rilevanti come già in precedenza era toccato a Banca Generali e Fineco.
Nel dettaglio, Anima ha realizzato una raccolta netta positiva per circa 540 milioni di euro, portando il totale da inizio anno a oltre 4,5 miliardi. A fine giugno le masse gestite erano complessivamente pari a circa 63,1 miliardi, in aumento del 18% rispetto al periodono precedente. Marco Carreri (foto a sinistra), amministratore delegato di Anima Holding, sottolinea che «il dato di raccolta di giugno, già rilevante in sé, risulta ancora più positivo tenendo in considerazione il fisiologico rallentamento dovuto alle dinamiche di stagionalità della domanda di risparmio gestito, ma anche alla luce di uno scenario divenuto molto volatile e sicuramente più impegnativo negli ultimi due mesi».
Da parte sua, nel mese di giugno Azimut ha registrato una raccolta netta positiva per 252 milioni di euro, dei quali 315 milioni di risparmio gestito. Il totale da inizio anno si attesta intorno ai 3,9 miliardi. Si tratta del «miglior semestre della storia di Azimut, a cui hanno contribuito in modo sinergico tutte le linee di business – evidenzia Pietro Giuliani (foto a destra), presidente e ad del gruppo -. Continuiamo quindi a crescere in Italia in modo deciso e a registrare ottimi risultati, beneficiando anche della raccolta realizzata nei Paesi esteri a più alto tasso di sviluppo, che ad oggi rappresentano oltre 4 miliardi di euro dei nostri asset complessivi. I dati positivi del mese ci permettono, inoltre, di attutire l’uscita di un importante cliente istituzionale avvenuta in giugno».
Anche Banca Mediolanum segna una raccolta record. Sono 600 i milioni raccolti in fondi comuni nel mese di giugno, un dato che porta a superare i 2,7 miliardi da inizio anno (rispettivamente 293 milioni a 2,2 miliardi per la raccolta totale). Un incremento, secondo i dati di Assogestioni, pari a 367 milioni per giugno e a 1,9 miliardi da inizio anno. «Sono molto orgoglioso del record di raccolta fondi realizzato questo mese – ha dichiarato Massimo Doris (foto in alto) ad di Banca Mediolanum – I nostri family banker continuano a trovare le risposte corrette alle esigenze espresse dai clienti».