Trattative in corso tra Icbpi e Bassilichi
L’Istituto centrale delle banche popolari (Icbpi) starebbe guardando a Bassilichi, operatore nel business process outsourcing in mano all’omonima famiglia – il presidente Marco che detiene il 23,50% dell capitale insieme al fratello Leonardo (nella foto da sinistra). Secondo le indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore, Icbpi avrebbe avviato delle discussioni per fornire al gruppo un’alternativa alla Borsa, verso la quale gli azionisti di Bassilichi avevano avviato un percorso di avvicinamento tramite il progetto Elite.
In particolare, la trattativa sarebbe concentrata sui numeri del piano industriale 2015-2018, che vedono ricavi in crescita e previsti dai 280 milioni nel 2015 ai 363 milioni nel 2018 e l’Ebitda previsionale da 25,3 milioni (nel 2015) a 47,6 milioni (nel 2018). Le trattative per l’acquisizione sarebbero dunque in corso e, sebbene non vi sia certezza sull’esito, c’è chi spera di chiudere entro la fine del primo semestre.
L’indiscrezione è tornata da alcuni giorni al centro dell’attenzione della stampa nazionale, ma, di fatto, era nell’aria sin da quando il controllo di Icbpi è passato agli operatori di private equity Bain Capital, Advent International e Clessidra.
Bassilichi ha in portafoglio oltre 448 clienti, tra cui grandi banche (Intesa, Unicredit, Mps, Bnl e Bper), e poi Autostrade, Iren, Arval, GE, Ibm, Shell, Coin, Euronics e Pam. Nell’azionariato ci sonoMps (con l’11,74 diretto%), Mp Venture (con il 19%), la Finanziaria senese di sviluppo (con il 12,84%), Sici Sgr Fondo Centro Invest (con il 5%), Sici Sgr Fondo Toscana Venture (11,29%) e la Banca Popolare dell’Emilia (con l’8,87%), mentre un altro 4% circa è costituito da azioni proprie.
Icbpi vede l’85,29% del capitale in mano a Mercury Italy, veicolo partecipato da Bain, Advent e Clessidra (i pesi sono grosso modo 40-40-20), mentre un gruppo di banche, tra cui Bper (presente anche in Bassilichi), controlla l’8,4%.
A uscire dalla compagine,nel caso il gruppo potrebbero essere proprio i soci finanziari e Mps, anche se stando a fonti citate da Reuters “non è detto” che gli azionisti finanziari escano completamente dal capitale nel quadro dell’operazione.