Unicredit estende la garanzia sull’aumento di capitale di Popvi

Per Banca Popolare di Vicenza sembra essere tutto pronto per l’aumento di capitale da 1,75 miliardi di euro. La banca punta a completarlo entro il 10 maggio prossimo, forte dell’accordo con UniCredit, unica garante dell’operazione, per una proroga dell’impegno rispetto all’iniziale scadenza di fine aprile e del possibile veicolo garante dell’aumento che il ministero dell’Economia e Cdp si stanno preparando a lanciare. 

L’operazione di rafforzamento patrimoniale, legato alla quotazione in borsa e chiesta dalla Bce, arriva in una fase di mercato difficile per le banche italiane e la complessità dell’operazione hanno portato UniCredit e le altre banche bookrunner ad assicurarsi, con l’avallo della Bce, qualche giorno in più.

L’aumento della popolare vicentina è garantito dalla sola Unicredit fino a 1,5 miliardi e nei giorni scorsi la banca guidata da Federico Ghizzoni (nella foto) aveva fatto sapere che erano in corso valutazioni per verificare l’esistenza delle condizioni per realizzare l’operazione. E al termine del Cda il ceo ha dato il suo nulla osta affinché l’operazione di aumento possa andare avanti positivamente: «È presto per dire cosa succederà – ha detto Ghizzoni -, ma sono molto fiducioso sul fatto che l’operazione vada avanti positivamente perché si tratta di una banca che, una volta sistemato il capitale, avrà un ratio estremamente alto, superiore al 12%, ha cambiato parecchio, compreso il management, e opera in un territorio ricco».

Nella partita, intanto, spunta un altro player. Si tratta di Fortress che già lo scorso mese ha avuto contatti con Popolare Vicenza e avrebbe presentato alla banca un piano che prevederebbe sia la sottoscrizione di una quota dell’aumento di capitale (stando ai rumors da 500 milioni) sia l’acquisto di sofferenze dell’istituto vicentino.  

Oggi, come ha fatto sapere la stessa Pop Vicenza, sono iniziate le attività di premarketing con gli investitori istituzionali che porteranno alla determinazione dell’intervallo di prezzo indicativo e all’inizio dell’offerta globale. Secondo la tempista già prevista, il bookbuiding dovrebbe partire nella settimana del 18 aprile e il prezzo finale dovrebbe essere determinato fra la fine di aprile e inizio maggio.

Inltre, il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, ha detto che il via libera alla pubblicazione del prospetto potrebbe arrivare, salvo eventuali integrazioni, entro la fine della prossima settimana .Una volta arrivato l’ok al documento informativo, partirà la sottoscrizione dell’aumento di capitale e lo sbarco in Borsa atteso per il 3 maggio. 

Nel dettaglio, la struttura dell’offerta prevede che una tranche del 45% dell’aumento di 1,5 milardi sia riservato agli azionisti, mentre una quota non inferiore al 50% è rivolta agli investitori istituzionali. Un altro 5% è destinato al pubblico ‘retail’ . Il meccanismo utilizzato, scrive Reuters, è quello del cosidetto ‘claw back’, ovvero se c’è un eccesso di domanda in una tranche, in questa si possono riallocare in questa le azioni non collocate in altre tranche. L’aumento prevede inoltre una sovrallocazione da 150 milioni in caso di eccesso di domanda da parte del mercato, da collocare presso investitori istituzionali. 

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