UniCredit in accordo con ABH Holdings per cedere le attività ucraine

Affiancata da Rothschild e UniCredit Corporate & Investment Banking in qualità di advisor finanziari, il gruppo UniCredit si prepara a uscire dal mercato ucraino. E lo fa negoziando in esclusiva per i prossimi tre mesi con ABH Holdings, holding di diritto lussemburghese.

L’annuncio arriva a seguito della firma di un Memorandum of Understanding relativo alla potenziale vendita delle attività bancarie del Gruppo UniCredit in Ucraina, Ukrosotsbank, controllata quasi al 100% attraverso Bank Austria.

In cambio ci sarebbe una partecipazione di minoranza in ABHH, gruppo russo attivo in vari settori tra cui i petroliferi, le telecomunicazioni, la grande distribuzione ma soprattutto la finanza con Alfa Bank, presente non solo in Ucraina ma anche in Russia, Bielorussia, Kazakistan.

L’esclusiva di tre mesi indica l’obiettivo di chiudere entro la fine dell’anno, e se l’esito sarà positivo il gruppo guidato dal ceo Federico Ghizzoni (nella foto) si troverà con una quota della holding, che fa parte del conglomerato russo privato Alfa Group.

Per quanto riguarda i numeri, nel corso dell’anno Ukrsotsbank è costata a UniCredit 100 milioni di svalutazioni e 121 milioni di perdite (46 nel secondo trimestre). Al 31 dicembre scorso, la banca ucraina contava circa 2 miliardi di asset, 1,4 miliardi di crediti e una rete composta di 318 filali. Sempre nello stesso periodo, le esposizioni creditizie di società del gruppo UniCredit verso la controllata erano pari a 932 milioni.

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