Unicredit, Jean Pierre Mustier è il nuovo amministratore delegato

Alla fine è il francese Jean Pierre Mustier (nella foto), 54 anni, il nuovo amministratore delegato di Unicredit.

La notizia ufficiale dalla banca è arrivata nel primo pomeriggio dopo le indiscrezioni rilanciate da agenzie e da giornali fra i quali laRepubblica.it e il Financial Times, secondo i quali il consiglio di amministrazione straordinario di UniCredit aveva nominato il manager francesce all’unanimità quale nuovo ceo in sostituzione di  Federico Ghizzoni.

Mustier ha iniziato la sua carriera nel Gruppo Société Générale dove ha rivestito diversi incarichi, prevalentemente nel settore del Corporate & Investment Banking tra il 1987 ed il 2009. Nel 2003 è stato nominato responsabile della divisione corporate & investment banking del Gruppo Société Générale e membro del comitato esecutivo della banca. È stato successivamente, dal 2011 al 2014, vice direttore generale di UniCredit con la responsabilità della divisione corporate & investment banking del Gruppo. Dal 2015 è partner di Tikehau Capital, società di investment management, e membro del consiglio di amministrazione di Alitalia.

Secondo le indiscrezioni, durante il comitato nomine, svoltosi ieri sera, le uniche riserve nei confronti del banchiere sarebbero state sollevate da Francesco Gaetano Caltagirone e Luca Corderdo di Montezemolo, mentre a sostenere il banchiere francese sono state in particolare la Fondazioni bancarie che l’hanno ritenuto il migliore candidato della rosa dei finalisti. Fra gli shortlisted rientravano anche gli italiani Flavio Valeri di Deutsche Bank e Fabrizio Viola di Mps.

Nella scelta del nuovo amministratore delegato, si legge nella nota, “il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination, dopo aver esaminato diversi candidati di caratura internazionale, ha tenuto in particolare conto della qualità e delle competenze professionali di Mustier nonché dell’esperienza nell’industria dei servizi finanziari internazionali e della già maturata conoscenza del gruppo”.

Mustier avrebbe dunque quel profilo internazionale che richiedevano gli azionisti ma in linea teorica non soddisferebbe le caratteristiche volute dalla Bce, ossia quelle di un banchiere classico, senza un trascorso in banche d’affari, hedge fund o private equity. E poiché, come previsto dalla regolamentazione, la nomina di Mustier sarà soggetta alla valutazione della Bce la partita potrebbe non essere ancora totalmente chiusa.

 

Noemi

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