Unicredit ritira l’ops su Banco Bpm. Ecco perché
Ieri sera a mercati chiusi Unicredit ha ritirato l’offerta pubblica di scambio (ops) promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco Bpm, annunciata lo scorso novembre.
I MOTIVI DEL DIETROFRONT DI UNICREDIT SULL’OPS A BPM
La motivazione della mossa consiste nel fatto che “la condizione relativa all’autorizzazione golden power non è soddisfatta”. Tale clausola avrebbe ” impedito a Unicredit di dialogare con gli azionisti di Bpm nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito”. La banca milanese accusa altresì i vertici di Bpm di aver “privato i propri azionisti del dialogo che normalmente avviene durante un periodo di offerta per comprendere il valore creato dalla combinazione e determinare le condizioni che sarebbero state accettabili per andare avanti”.
Inoltre, “i tempi per una risoluzione definitiva della questione golden power vanno ben oltre la scadenza della nostra offerta e anche di quella della sospensione”, decisa ieri dalla Consob.
UniCredit rimane convinta che il consolidamento del settore bancario italiano porterebbe benefici sia al Paese che all’Europa nel suo complesso e ribadisce che il suo obiettivo principale “rimane l’esecuzione della sua vincente strategia di trasformazione, che sta dando risultati tangibili ben al di sopra delle aspettative. Le fusioni e acquisizioni rimangono uno strumento da utilizzare solo se accelerano ulteriormente tale strategia e aumentano la creazione di valore”.
Ricordiamo che il 20 giugno scorso la Commissione Ue aveva dato il via libera all’ops, a patto che fossero soddisfatti gli impegni assunti dalla Banca con la cessione di 209 filiali nel Nord Italia.
I COMMENTI DEI VERTICI DI UNICREDIT
I vertici di Unicredit puntano il dito contro l’incertezza creata sull’ops dal golden power. Pietro-Carlo Padoan, presidente di Unicredit, ha dichiarato: “La combinazione tra Unicredit e Banco Bpm avrebbe apportato un enorme valore aggiunto per tutte le parti interessate. Il processo di offerta deviato e la continua incertezza hanno reso questa situazione insostenibile. Pertanto, oggi abbiamo ritirato la nostra offerta”.
Andrea Orcel (in foto), amministratore delegato di Unicredit, ha aggiunto: “La continua incertezza sull’applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due. Abbiamo quindi deciso di ritirare la nostra offerta. Continueremo a perseguire la nostra trasformazione con la stessa energia e determinazione che ci hanno aiutato a battere i record, a consolidare la posizione di leader nel settore e – cosa più importante – a operare come partner bancario affidabile per i nostri clienti e le loro comunità”.