Venture capital, il settore cresce del 261%. La ricerca di P101 – INFOGRAFICA

Crescono gli investimenti in startup e scaleup, si chiudono deal di dimensioni sempre maggiori, aumenta il numero delle exit e le startup si espandono a livello internazionale. È quanto emerso dal terzo Report sul Venture Capital realizzato da P101 sgr, il gestore di fondi di venture capital fondato da Andrea Di Camillo (nella foto), dedicato all’andamento nel 2018 degli investimenti in startup e scaleup italiane o fondate da italiani.

L’analisi rileva che l’ultimo anno è stato caratterizzato da una forte crescita degli investimenti nelle startup e scaleup italiane. Ben 177 aziende hanno annunciato round per 480 milioni di euro, per un totale di oltre 633 milioni raccolti dall’inizio della loro operatività.

In confronto al 2017, in cui si registravano 52 aziende per un totale di 144 milioni, il tasso è aumentato del 261%. Il dato comprende un ritorno all’operatività dei fondi italiani rispetto all’anno precedente, forti delle nuove raccolte condotte per i nuovi veicoli, dopo aver investito nel 2017 gli ultimi capitali a disposizione.

A maggio anche P101 ha lanciato il suo secondo fondo, Programma 102, che, nel corso dell’anno ha già finalizzato investimenti in Colvin, Projects Co-Living e Wonderflow.

Dal report è emerso anche sono cresciute le dimensioni dei deal in tutte le fasi di vita delle startup, con oltre 408 milioni raccolti da 31 startup e scaleup che hanno annunciato round dai 3 milioni di euro in su. Un valore triplicato rispetto all’anno precedente: nel 2017, soltanto 13 startup e scaleup avevano raccolto round da almeno 3 milioni di euro, per un totale di 110 milioni circa. Nel 2018, poi, sono stati invece 12 i round da oltre 10 milioni, per un totale di oltre 316 milioni.

Guardando ai settori di mercato, il fintech è stato senza dubbio quello che ha attirato più investimenti, con quasi 202 milioni di euro raccolti da 17 società. Più nel dettaglio, si sono registrate molte operazioni di dimensioni tra 1 e 3 milioni di euro, che in alcuni casi hanno visto la partecipazione di operatori industriali.

A conferma dell’evoluzione del mercato italiano del venture capital verso la maturità è il fatto che le scaleup e le grandi startup nate nel nostro Paese sono sempre più in grado di attirare investimenti internazionali. Gli operatori esteri si sono infatti affiancati nel capitale delle aziende ai fondi italiani già presenti, favorendo la crescita dimensionale e l’espansione sul mercato globale delle nostre startup.

Allo stesso tempo, si è registrata una crescente partecipazione dei fondi italiani negli investimenti in startup estere, che è stata possibile anche grazie alle raccolte condotte nel corso dell’anno per i nuovi veicoli.
Un ulteriore elemento di novità è il fronte delle exit. Il numero dei disinvestimenti resta sempre contenuto rispetto al panorama Europeo. Tuttavia, é da considerarsi un fattore cruciale per lo sviluppo del mercato italiano in termini di efficienza, soprattutto perché in alcuni casi ha registrato l’interesse di soggetti industriali internazionali, nei confronti delle startup italiane. Ciò è avvenuto, ad esempio,  nel caso del gruppo tedesco Tui group, attivo nei servizi turistici, ha acquisito a ottobre l’italiana Musement, partecipata tra gli altri dalla stessa P101.

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