Versace in Borsa entro la fine del 2016

Entro la fine del prossimo anno ci sarà un nuovo, importante, inquilino nel condominio di Piazza Affari. Versace, assieme a Banca Imi e Goldman Sachs, sta infatti preparando lo sbarco in Borsa per il 2016, un percorso del quale si parlava dal 2014 ma che è stato inaugurato poche settimane fa, quando il consiglio di amministrazione presieduto da Santo Versace ha deliberato un aumento di capitale della Versace spa di 2 milioni.

L’aumento è riservato al management della società, membri del consiglio e consulenti che saranno identificati in futuro, ai quali saranno assegnate azioni con differenti diritti patrimoniali, ribattezzate “azioni Ipo” prima del debutto in Borsa.

Il nuovo pacchetto di titoli varrà fino al 4% della società e a quelle azioni è stata attribuita una valutazione fino a 14 euro ciascuna, per una valorizzazione dell’intero gruppo pari a 1,14 miliardi. Una cifra destinata a crescere: al momento dell’ipo, stando all’opinione degli azionisti, il gruppo dovrebbe valere almeno 2 miliardi. 

In effetti, la maison guidata dall’amministratore delegato Gian Giacomo Ferraris (nella foto), controllata dalla famiglia Versace e partecipata dal fondo Blackstone, ha archiviato il 2014 con ricavi di 548,7 milioni (+16,9%), dopo cinque anni consecutivi di incrementi tra il 15% e il 17%.

Per l’anno in corso l’ad ha parlato di 650 milioni di fatturato con l’obiettivo di salire a 800 milioni nel 2017. 

Tuttavia, la strada verso l’Ipo è ancora tutta da definire. Fra le opzioni al vaglio del board ci sarebbe infatti una quotazione alternativa a Wall Street. Il brand è infatti molto famoso negli Stati Uniti e non a caso come socio di minoranza ha il maggior private equity americano, cioè Blackstone, che nel 2014 ha investito circa 210 milioni per salire fino al 20% del gruppo milanese di abbigliamento di lusso. 

 

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