Weroad raccoglie 13,5 milioni e punta alla leadership europea entro il 2025
WeRoad raccoglie 13,5 milioni di euro per finanziare crescita ed espansione internazionale. A dispetto dei due anni più difficili di sempre per l’industry del travel, WeRoad, scale-up italiana specializzata in viaggi avventura a lungo raggio per il target Millennial, non solo resiste, ma fa double down.
“Parallelamente alla gestione, che ci ha permesso di uscire solidi dal mare in tempesta della pandemia, nell’ultimo anno abbiamo lavorato con i nostri investor che ci hanno sempre rinnovato la fiducia e sostegno. Abbiamo inoltre ampliato la cap table con un’operazione di club deal gestita da BacktoWork in partnership con Intesa Sanpaolo Private Banking – spiega Alessandro Zanchetton, Managing Director di WeRoad – Un duplice risultato: superare la crisi e avere confermata la fiducia degli investitori, in due anni tutt’altro che normali, specialmente per chi si occupa di turismo”.
Segnalata da Sifted come una delle 28 startup italiane su cui investire nel 2021 e da Tech5 di TheNextWeb tra le 5 “hottest” scaleup italiane, WeRoad infatti non solo registra un 2020 poco sotto l’anno precedente, ma nel 2021 si avvia a chiudere l’anno con ricavi superiori all’era pre-Covid.
Un risultato raggiunto grazie a un’attentissima gestione del periodo pandemico che consente a WeRoad di beneficiare ora dell’effetto di rimbalzo positivo del travel. Secondo la European Travel Commission infatti, non solo la domanda di viaggi ha avuto un’impennata nel periodo estivo, ma il 54% degli europei intende prenotare un viaggio dopo essere stato vaccinato contro il COVID-19, e di conseguenza la domanda continuerà a crescere nell’ultimo quarter del 2021 nel 2022.
“La campagna di WeRoad è la seconda operazione sulla nostra piattaforma che coinvolge con successo i clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking, a dimostrazione che il crowdinvesting può diventare un efficiente strumento d’investimento alternativo per gli HNWI”, commenta Alberto Bassi (nella foto) CEO di BacktoWork. “In questo modo, inoltre, i capitali privati possono esercitare un impatto diretto sulla crescita del tessuto imprenditoriale innovativo, contribuendo di fatto al rilancio dell’economia italiana in un momento delicato di ripresa come quello che stiamo vivendo”.
Sono 13,5 i milioni raccolti, in un mix tra equity, debito e convertible che non solo vede rafforzati diversi investitori storici che hanno creduto nella società fin dall’inizio, ma che si è aperta anche a capitali privati dei tanti sostenitori dell’azienda tramite un club deal realizzato attraverso BacktoWork.
Alla campagna, lanciata da BacktoWork con il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center (la società del Gruppo che si occupa di esplorare e apprendere nuovi modelli di business e fungere da motore e stimolo della nuova economia in Italia), hanno aderito oltre 100 clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking mentre l’operazione di investimento è stata gestita tramite il veicolo societario Finroad srl il cui promotore è Riccardo Schiavotto, founder di Lanieri.com e pluri-WeRoader.