United Ventures investe in InsilicoTrials

United Ventures (nella foto il managing partner Massimiliano Magrini) è il lead investor nel round A da 3 milioni di euro di InSilicoTrials, società che consente alle aziende farmaceutiche e di dispositivi medici di accelerare le attività di ricerca e sviluppo attraverso una piattaforma collaborativa di modelli di simulazione.

Al round guidato da United Ventures ha partecipato anche Pi Campus, fondo di venture capital che investe in intelligenza artificiale ed eccellenze italiane.

InSilicoTrials opera nell’ambito della tecnologia in silico, termine usato per indicare le campagne di sperimentazione clinica condotte tramite simulazioni al computer. L’aumento di capitale supporterà il processo di rafforzamento e crescita della società, che lavora con ricercatori, agenzie regolatorie e università di tutto il mondo per identificare e integrare nella piattaforma i migliori modelli matematici disponibili per il settore medicale.

La piattaforma sviluppata da InSilicoTrials consente di ridurre i tempi e i costi di sviluppo di prodotto dal 40% al 60%, inclusi quelli necessari per ottenere le approvazioni da parte degli enti regolatori. Grazie al suo modello pay per use (ovvero si pagano solo le risorse impiegate), rende il mondo della simulazione disponibile non solo a pochi leader di mercato, ma a tutte le oltre 52.000 aziende medicali e 3.200 aziende farmaceutiche che operano sul mercato.

Il mercato
L’interesse da parte delle aziende del settore nei confronti della tecnologia in silico è sempre maggiore: il mercato globale della biosimulazione è stato valutato a circa 1,65 miliardi di dollari nel 2018 e si prevede che genererà circa 4,58 miliardi di dollari entro il 2025, con un CAGR di circa il 15,7% tra il 2019 e il 2025. Costi e tempi delle sperimentazioni cliniche sono infatti da sempre – e l’emergenza sanitaria di questi mesi l’ha reso ancora più evidente – un punto dolente per le aziende del settore farmaceutico e biomedicale. Oggi sono necessari in media 2,6 miliardi di dollari e fino a 12 anni di sperimentazioni e dialoghi con gli enti regolatori per portare un nuovo farmaco sul mercato. Il 95% dei potenziali farmaci, a seguito delle attività di
test di laboratorio e nelle sperimentazioni cliniche, non lo raggiunge affatto.

Il fondatore e CEO di InSilicoTrials, Luca Emili, è membro del Cloud Security Consultative Group di EMA (European Medicines Agency) e leader nell’Avicenna Alliance – associazione per la medicina predittiva che riunisce organizzazioni di ricerca e aziende leader del settore come Medtronic, Johnson & Johnson, Cipla, Servier e Boston Scientific – della task force che collabora con FDA (Food and Drug Administration) sulle Good Simulation Practices for Health Technologies. L’iniziativa è supportata anche dal European Economic and Social Affairs Committee (EESC) della Commissione Europea, nell’ambito delle proposte per contrastare il Covid-19. A capo del dipartimento di ricerca e sviluppo c’è la co-fondatrice Roberta Bursi, PhD in chimica computazionale e oltre 25 anni di esperienza nel settore drug&med tech (Organon, Schering-Plough, Merck,
Grunenthal) che nel settore farmaceutico ha portato avanti innovazioni significative usando modelli anche
nello sviluppo e approvazione di farmaci per il settore pediatrico.

Secondo  di United Ventures, “A differenza che in ambito
aerospaziale o automotive, il settore Healthcare & Life Sciences deve ancora recepire su vasta scala la portata
rivoluzionaria dei software di simulazione. InsilicoTrials si pone l’obiettivo di portare le logiche di
digitalizzazione tramite lo sviluppo di una piattaforma accessibile ed interoperabile ad un settore critico per il
benessere collettivo come quello dello sviluppo dei farmaci e dei device medicali, valorizzando i modelli
prodotti dalla ricerca scientifica. Un progetto in cui abbiamo riscontrato quelle caratteristiche – tecnologia,
visione, spirito imprenditoriale – che guidano la nostra tesi di investimento.”

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