Quaestio sceglie il board di Veneto Banca, Anselmi verso la presidenza

Comincia a delinearsi la governance della nuova Veneto Banca dopo l’ingresso del fondo Atlante.

Il cda di Quaestio Capital, la sgr che gestisce il fondo, ha infatti deliberato la lista dei consiglieri che intende proporre all’assemblea dei soci.Nei ruoli apicali sono stati proposti Beniamino Anselmi (nella foto) come nuovo presidente e Cristiano Carrus confermato amministratore delegato. 

Oltre a Carrus e Anselmi, attualmente presidente del comitato esecutivo e consigliere di Banca Carige, il nuovo board, che sarà composto da 11 membri e non 14 come in precedenza, vedrà la presenza di Sabrina Bruno, professoressa di Diritto ed Economia all’Università Luiss Guido Carli di Roma, Maria Lucia Candida, presidente di Quorum SGR, Giorgio Girelli, già amministratore delegato di Banca Generali e di direttore generale di Prime SpA, Massimo Lanza della Fondazione di Venezia, Maurizio Lauri, commercialista, Alberto Pera, of counsel dello studio Gianni Origoni Grippo Cappelli e Partners., Daniela Toscani, già director Ecm di ABN Amro Rothschild, Marco Ventoruzzo, professore di Diritto Commerciale alla Bocconi di Milano, e Alessandra Zunino de Pignier, attualmente sindaco effettivo di Terna Rete Elettrica Nazionale SpA e di Gefran. 

Per la seconda volta in Italia, ha sottolineato la sgr nella nota, le nomine sono avvenute avendo come guida la normativa europea circa i requisiti “fit and proper” per gli organi di governo e controllo della banche (Direttiva CRD4), nonostante la Direttiva non sia stata ancora recepita nel nostro ordinamento. I requisiti “fit and proper” sono più stringenti rispetto alla normativa attualmente in vigore in Italia, in particolare riguardo la valutazione dei criteri di professionalità, la complementarietà delle professionalità, anche al fine della funzionalità dei Comitati, la disponibilità di tempo e il cumulo delle cariche, la full disclosure sul passato professionale, le capacità manageriali e di gestione della complessità. In aggiunta tutti i componenti degli organi societari proposti sono indipendenti rispetto a Quaestio, agli investitori nel Fondo Atlante e alla Banca.

Quaestio, inoltre, “chiederà al nuovo consiglio di amministrazione di proseguire con impegno e celerità in tutti i passi necessari per un’azione di responsabilità nei confronti di chi si è reso colpevolmente responsabile del dissesto della banca” e “sottoporrà al nuovo consiglio di amministrazione proposte al fine di facilitare la risoluzione del problema delle sofferenze per rafforzare la Banca e accelerare il suo risanamento e rilancio”.

Noemi

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