Massimo Tononi confermato presidente di Mps
Prende il via l’era di Massimo Tononi (nella foto) alla presidenza di Mps. L’assemblea dei soci della banca di Rocca Salimbeni ha annunciato ufficialmente il passaggio di consegne con l’ormai ex presidente Alessandro Profumo, che ha già lasciato il suo incarico all’inizio di agosto, e ha votato con il 98,6% delle preferenze l’ex presidente di Borsa Italiana.
Indicato come candidato dalla Fondazione Mps, Fintech Advisory e BTG Pactual, Tononi ha iniziato la sua carriera nel 1988 nell’ufficio londinese di Goldman Sachs, occupandosi prevalentemente di fusioni e acquisizioni tra imprese. Dal 1993 è assistente del presidente dell’IRI, per poi tornare, nel 1994, in Goldman Sachs, di cui diventa partner managing director. Nel 2006 viene nominato sottosegretario di Stato, con delega per il debito pubblico e le società partecipate dallo Stato nell’ambito del ministero dell’Economia e delle Finanze. Lascia l’incarico nel 2008 e torna alla Goldman Sachs dove rimane per altri due anni.
Il nuovo presidente, insieme all’amministratore delegato Fabrizio Viola, sarà ora chiamato ad affrontare i principali dossier che restano aperti. A partire da quello relativo a una possibile fusione o acquisizione di un altro istituto. Un lavoro tutt’altro che facile considerando che, nonostante l’approfondita ricerca da parte degli advisor Ubs e Citigroup, ancora non si è profilata nessuna possibile aggregazione concreta. E se la richiesta della Bce non è stata accompagnata da un termine perentorio entro il quale portare a termine un’operazione, è evidente che non si possa andare oltre il 2016.
In questo senso, l’esperienza e i contatti di Tononi, già consigliere di amministrazione del London Stock Exchange Group e di Sorin e attuale presidente di Prysmian, potrebbero rivelarsi un bagaglio utile per sbloccare l’impasse.