Il dg Rossi lascia Banca d’Italia, scatta il toto nomine

Salvatore Rossi (nella foto) si prepara a lasciare Banca d’Italia dal 9 maggio prossimo.

Con una lettera ai dipendenti, il direttore generale ha fatto sapere di non essere disponibile a un secondo mandato di direttore generale e di presidente dell’Ivass. Una decisione in linea con quella volontà di discontinuità espressa a più riprese dal governo giallo-verde e concretizzatasi con lo stop imposto dall’esecutivo un mese fa al rinnovo dell’incarico di Luigi Federico Signorini come vice direttore generale.

Al posto di Rossi fra i nomi che circolano ci sono quelli del vice dg Fabio Panetta, ben visto dai grillini, e di Daniele Franco, in uscita dalla carica di Ragioniere Generale dello Stato. Il nodo sarà forse sciolto entro fine mese, forse il 28 o 29 marzo, con la convocazione del Consiglio superiore della banca, momento in cui il governatore Ignazio Visco proporrà i nomi dei successori di Rossi e della vice direttrice generale, Valeria Sannucci, il cui mandato in scadenza e non dovrebbe essere rinnovato. Al suo posto potrebbe arrivare un interno della banca, forse una donna cioè Magda Bianco a capo della tutela dei consumatori, Carmelo Barbagallo, Capo della Vigilanza, o Eugenio Gaiotti, capo del Dipartimento economico e statistico. O in alternativa un esterno.

Per capirlo ci vorrà qualche tempo. La procedura delle nomine dei membri del Direttorio prevede la proposta del governatore, la designazione del Consiglio Superiore e il recepimento da parte del presidente del Consiglio e del ministro dell’Economia. Successivamente ci sarà il passaggio in Consiglio dei ministri e il decreto di nomina del Quirinale. Passaggi complessi, sul filo dei quali si misura il rispetto pieno dell’indipendenza della Banca d’Italia.

Rossi ha lasciato il suo incarico «dopo quasi 43 anni di un percorso professionale tutto avvenuto all’interno della Banca e poi anche dell’Ivass» si legge nella missiva inviata ieri.  Rossi è entrato in Banca d’Italia nel 1976 nell’Ufficio Vigilanza della Sede di Milano, poi al Servizio Studi nel 1979. E’ stato Capo del Servizio Studi dal 2000 al 2006, Direttore Centrale per la Ricerca economica e le Relazioni internazionali dal 2007 al 2011, Segretario Generale e Consigliere del Direttorio per i problemi della politica economica nel 2011 e Vice Direttore Generale della Banca d’Italia dal gennaio 2012 al maggio 2013, quando poi diventa dg. Da pochi anni anche presidente dell’Ivass, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni.

Noemi

SHARE