Crédit Agricole chiude l’acquisizione di tre delle quattro good banks

Crédit Agricole Cariparma chiude l’acquisto dal Fondo Interbancario di tutela dei depositi del 95,3% del capitale sociale di Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Rimini e Cassa di Risparmio di San Miniato che a gennaio rinnoveranno i consigli di amministrazione e gli organi di controllo.

L’ingresso delle tre banche nel gruppo guidato da Giampiero Maioli (nella foto) rappresenta il passaggio finale di una più ampia operazione nell’ambito della quale  lo Schema Volontario ha apportato alle tre Banche capitale e risorse patrimoniali aggiuntive grazie alle quali il CET1 ratio pro-forma aggregato delle stesse si attesta a più del 10,7%.

Contestualmente, le banche hanno inoltre perfezionato la cessione di 2,8 miliardi i di crediti deteriorati lordi (sofferenze e inadempienze probabili) attraverso un’operazione di cartolarizzazione e 286 milioni di crediti deteriorati lordi (sofferenze e inadempienze probabili) attraverso un’operazione di cessione diretta.  Quaestio Capital SGR, per conto dell’Italian Recovery Fund, ha infatti chiuso l’operazione di investimento nella cartolarizzazione dei crediti deteriorati di Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Rimini e Cassa di Risparmio di San Miniato.

L’intervento dell’Italian Recovery Fund consiste nell’acquisto della tranche Mezzanine emessa da un veicolo di cartolarizzazione che acquisirà il portafoglio di crediti deteriorati delle banche in questione e che include sia sofferenze che incagli per un investimento da parte del fondo pari a circa 500 milioni.

L’operazione prevede un finanziamento di circa 335 milioni in forma di tranche Senior erogato da primari istituti nazionali ed internazionali.

Quaestio, che come in altri casi si riserva il diritto di coinvolgere altri investitori, gestirà e controllerà l’intera operazione, sia per quanto riguarda la struttura della cartolarizzazione con Zenith Service in qualità di master servicer, sia per quanto riguarda la gestione dei piani di recupero dei crediti che verrà affidata a primari operatori del settore.

Nell’operazione Banca Imi (Gruppo Intesa Sanpaolo), HSBC, e Zenith hanno ricoperto il ruolo di co-arranger.

L’Italian Recovery Fund è coinvolto al momento in quattro operazioni di cartolarizzazione di crediti deteriorati per circa 31 miliardi lordi (circa la metà dei 65 miliardi di operazioni stimate dal FMI per il 2017 in Italia) per un investimento complessivo di circa 2,5 miliardi.

Noemi

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