Persidera verso la cordata F2i-Ray Way, advisor in campo
Il consiglio di amministrazione di Tim ha approvato a maggioranza la proposta di acquisto di Persidera ricevuta da F2i sgr e Rai Way la scorsa settimana. Ma ha lasciato aperta la porta al fondo infrastrutturale Usa I Squared Capital, che fuori tempo massimo lo scorso venerdì 23 febbraio ha presentato una propria offerta non vincolante da 290-300 milioni per la società che gestisce cinque mux digitali terrestri controllata al 70% da Telecom Italia e al 30% da gruppo Gedi.
Nell’operazione Telecom è affiancata dall’advisor Barclays, il gruppo Gedi è supportato da Lazard mentre gli offerenti sono affiancati da Natixis e Mediobanca.
Il cda ha dunque dato mandato all’amministratore delegato, Amos Genish, per finalizzare l’operazione, “fermo restando che ogni ulteriore eventuale offerta vincolante sarà presa in considerazione”.
Il nodo è tutto sul prezzo l’offerta della sgr guidata da Renato Ravanelli (nella foto), con Rai Way raggiungerebbe il prezzo di 200-250 milioni, contro le attese degli azionisti più vicine a quelle dell’altra offerta.
La vendita di Persidera per il gruppo Telecom è praticamente obbligatoria per l’azionista di maggioranza di Telecom Italia, Vivendi, in quanto condizione posta dall’Authority Antitrust Ue perché il gruppo francese potesse salire al controllo del gruppo italiano.
Persidera, guidata dall’amministratore delegato Paolo Ballerani, ha chiuso il 2016 con ricavi per 80,8 milioni, un ebitda di 46,2 milioni e un debito finnziario netto di 48,8 milioni. L’azienda infrastrutturale, stando all’ultimo report di Mediobanca, avrebbe un enterprise value di 375 milioni, 75 milioni a mux.