Preziosi chiama Assieta per la vendita del Genoa Calcio

Assietta, società di consulenza parte assieme ad Ape sgr del gruppo Exilles, è stato nomiato advisor per la cessione del Genoa Calcio da parte dell’attuale proprietario, Enrico Preziosi (nella foto) patron della Giochi Preziosi che aveva rilevato la società nel 2003.

La nota della società, che spiega che a supporto del processo di vendita, l’advisor verrà affiancato da un soggetto avente profilo e network internazionali, sancisce quindi ufficialmente la messa sul mercato del club che è a rischio retrocessione ed è in aperto contrasto con i tifosi che da alcune settimane ha messo in atto uno sciopero del tifo.

Nel 2018 il Genoa ha registrato un bilancio in perdita per 4 milioni, in calo rispetto all’anno precedente, e l’anno in corso dovrebbe portare alla completa estinzione anticipata del debito rateizzato che il club aveva con l’Agenzia delle Entrate. Il club aveva chiuso il 2017 con 87,9 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 21,8 milioni e una perdita netta di 11,7 milioni, dopo aver perso 4 milioni nel 2016 e 10,5 milioni nel 2015. Sul fronte patrimoniale, a fine 2017 la società aveva 11,3 milioni di euro di debito finanziario netto e patrimonio netto negativo per 10,3 milioni.

Già in passato si era parlato di vendita del club. L’ultima volta a novembre 2017, quando si era parlato di un possibile ingresso nel capitale del gruppo Giochi Preziosi da parte del multi-family office MFO Partners, guidato da Carmine Villani, contestualmente all’acquisto di una quota del Genoa Calcio. L’operazione non si è mai conclusa e si era passati a un’ipotesi di quotazione in Borsa del gruppo Preziosi, poi arenata per via degli impegni del gruppo su altri dossier, come l’acquisizione del maggior gruppo spagnolo del settore giocattoli, Famosa Toys o della società che produce i peluche Trudi dal gruppo Carisma.

Ora un nuovo round. Al momento non ci sono indicazioni su chi possano essere i potenziali investitori nel Genoa oggi non. Preziosi ha rivelato che gli advisor di Assietta “stanno vagliando due o tre manifestazioni di interesse e vedremo se si troverà quella giusta”. Uno dei nodi è sicuramente il prezzo, così come per il dossier Sampdoria. Massimo Ferrero sta cercando il compratore e non sembra intenzionato a cedere per meno di 120 milioni di euro. Chi più si avvicina a questa offerta è il fondo Aquilor Capital, che avrebbe dietro degli investitori, si dice, sauditi. Ma nella partita c’è anche l’hedge fund statunitense York Capital Management, affiancato indirettamente da Gianluca Vialli, e assistito sul piano finanziario per la due diligence da EY.

Noemi

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