Fedrigoni acquisisce Ritrama e arriva a 1,6 miliardi di fatturato. Gli advisors del deal
Fedrigoni ha sottoscritto il contratto di acquisizione di Ritrama, produttore di autoadesivi con siti produttivi in Italia, Spagna, Regno Unito, Cile e Cina.
Nell’operazione Ritrama si è avvalsa del supporto di Tamburi Investment Partners quale advisor finanziario (nella foto Claudio Berretti). Fedrigoni è stato affiancato da Rothschild & Co in qualità di advisor finanziario, con un team composto da Nicola Paini (partner), Riccardo Rossi (director), Stefano Siccità (associate) e Riccardo Vergine (analyst). Bcg ha supportato Fedrigoni per gli aspetti di strategia commerciale e Golder per gli aspetti health, safety and environment.
La famiglia Rink, fondatrice di Ritrama, manterrà la proprietà e la gestione del business in Nord America, continuando la collaborazione commerciale con il resto del gruppo attivo nelle carte speciali, prodotti ad alto valore aggiunto per packaging e grafica ed etichette autoadesive.
Si tratta della seconda acquisizione di Fedrigoni dopo l’ingresso di Bain Capital nel capitale (il managing director Ivano Sessa è chairman di Fedrigoni Holding).
Marco Nespolo (nella foto a destra), amministratore delegato di Fedrigoni, parla di una divisione Pressure Sensitive Labels “più grande,
completa e competitiva
Ritrama, che ha sede a Caponago (Monza Brianza), ha archiviato il 2018 con ricavi per 400 milioni di euro; a seguito dell’operazione, il fatturato di Fedrigoni raggiungerà circa 1,6 miliardi di euro,
Il closing della transazione è previsto per il primo trimestre dell’anno prossimo.