Cattolica, è Generali il cavaliere bianco: sarà azionista e partner industriale. Gli advisor
Risponde al nome di Generali il cavaliere bianco chiamato in soccorso di Cattolica Assicurazioni. La compagnia guidata da Philippe Donnet si è impegnata a sottoscrivere un aumento di capitale riservato per 300 milioni di euro, divenendo azionista del gruppo presieduto da Paolo Bedoni con una quota del 24,4% del capitale. Il deal è subordinato alla trasformazione di Cattolica in società per azioni.
Generali nell’operazione è stata assistita in qualità di advisor finanziario da Rothschild &
Co, che ha agito con un team formato da Fabio Palazzo (managing director, head of FIG Italy), Paola Brambilla (director), Alessandro Perini (assistant director), Federico Seu (associate) e Federico Gudese (analyst).
Cattolica nell’operazione è stata assistita in qualità di advisor finanziario da KPMG Corporate Finance, divisione di KPMG Advisory, con un team guidato da Giuseppe Latorre, Global Head of Deal Advisory FS, e composto da Silvano Lenoci, Partner e Co-Head of Global M&A Banking and Insurance; Salvatore Giugliano, Director; Eleonora Centonze, Manager; Andrea D’Andria, Associate e Benedetta Barenghi, Analyst.
Per quanto riguarda gli aspetti legali, Generali è stata affiancata dallo studio Gianni Origoni Grippo & Partners e dallo studio Tremonti & Associati. Mario Cera è l’advisor legale di Cattolica.
L’aumento di capitale riservato a Generali prevede l’emissione di 54,054 milioni di azioni di Cattolica a un prezzo pari a 5,55 euro l’una. E il titolo Cattolica, dopo non aver fatto prezzo per circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni, si va allineando al prezzo dell’aumento riservato al Leone di Trieste, mettendo a segno un balzo del 45% circa, a 5,2 euro. Generali cede l’1,3% circa, a 13,1 euro.
L’ingresso di Generali nel capitale di Cattolica si accompagna a una partnership industriale in quattro ambiti: asset management, internet of things, salute e riassicurazione.
Cattolica prevede di deliberare un aumento di capitale non riservato per massimi 200 milioni, da effettuarsi successivamente, al fine di completare il rafforzamento patrimoniale richiesto dall’Ivass. Due giorni fa, la compagna veneta aveva risposto ad alcune richieste di Consob proprio in relazione al rafforzamento patrimoniale richiesto dall’autorità di vigilanza delle assicurazioni, anticipando che erano in corso negoziati con potenziali anchor investor.
Entro il 15 luglio il cda di Cattolica approverà le due tranche di aumento di capitale. Entro il 31 luglio verrà convocata l’assemblea dei soci per trasformare la compagnia in Spa e modificare lo statuto.
Marco Sesana (nella foto), country manager & ceo di Generali Italia e lobal busigness lines, ha affermato: “La partnership strategica con Cattolica è un’opportunità unica, oggi in Italia, di crescita profittevole nell’asset management e nei servizi innovativi ai clienti danni, pilastri della nostra strategia Partner di Vita 2021. Ci permette di estendere i nostri servizi sulla salute e la telematica, grazie alle piattaforme innovative di Generali Welion e Generali Jeniot agli oltre 3,5 milioni di clienti di Cattolica”.
Bedoni e Carlo Ferraresi, rispettivamente presidente e direttore generale di Cattolica, hanno sottolineato che “la partnership strategica con Generali rappresenta un progetto rilevante nella storia di Cattolica che, con l’obiettivo di preservare la centralità del territorio, dei clienti e dei dipendenti, offre una importante opportunità di creazione di valore per i soci e azionisti. Infatti, attraverso questo accordo il gruppo Cattolica potrà beneficiare per i suoi clienti di nuovi e innovativi servizi del gruppo Generali e potrà rafforzare la propria posizione di capitale”.