Tim aspetta l’estate per decidere sull’offerta di Kkr. Gli advisor del deal

Slitta a dopo l’estate la decisione del consiglio di amministrazione di Tim, convocato ieri 4 agosto anche per l’approvazione dei conti semestrali, sull’offerta presentata dal fondo americano Kkr per coinvestire in FiberCop — la società a cui Tim ha conferito la rete in rame per convertirla in fibra.

Nell’operazione, Tim è assistita da Vitale & Co. con Roberto Sambuco (nella foto), Partner; Giovanni Mautone, Managing Director; Francesco Garbin, Vice-president; Vito Morgese, Associate e Michele Carraturo, Analyst, da Rothschild & Co. con Irving Bellotti, Global Partner; Antonio Massimiliano Perdichizzi, Director; Stefano Siccità, Assistant Director; Riccardo Vergine, Senior Analyst e Giusy Capasso, Analyst e da Banca IMI, con un team guidato da Marco Lattuada – Head of Investment Banking and Structured Finance, con Carlo Blefari Melazzi – Head of TMT M&A Advisory. Lo studio legale è Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners.

Kkr è invece assistita da Citi lato finanziario e da Chiomenti per quello legale.

Il board ha dunque deciso di riaggiornarsi il 31 agosto, “per deliberare in modo conclusivo sul Progetto FiberCop, eventualmente aggiornato” ha comunicato in una nota. Kkr ha messo sul piatto 1,8 miliardi di euro per rilevare il 37,5% della futura società della rete secondaria dell’incumbent, ancora prevalentemente in rame, per convertirla alla fibra. La valutazione complessiva della futura newco è di 7,7 miliardi, di cui 4,7 miliardi di equity e il resto di debito.

Il cambio di passo è legato all’intervento diretto del governo, che  nel corso del consiglio ha fatto pervenire al presidente Salvatore Rossi una lettera inviata dai ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, e dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. Questi, dopo aver sottolineato l’importanza delle rete unica, manifestano a Tim “l’opportunità di valutare le modalità più adeguate per collocare l’operazione” con Kkr ” in questo più ampio contesto strategico, proseguendo, sin dalle prossime ore, le interlocuzioni con gli attori istituzionali e di mercato interessati che saranno da noi promosse”.

Un invito a mettere in stand-by l’operazione e a riprendere dunque i colloqui con Cdp ed Enel e trovare l’intesa che passerebbe per un’offerta per rilevare il suo 50% di Open Fiber e conferirlo nella nuova società della rete.

Nel frattempo è stato chiesto a Kkr di estendere fino a fine mese la sua offerta, con la garanzia che se non interverranno novità verrà approvata, anche perché difficilmente il 31 agosto ci saranno si sbloccherà l’operazione sulla rete unica, i tempi non lo consentono, anche se sul tavolo dovrà esserci comunque qualcosa di concreto.

Il board ha inoltre approvato l’offerta vincolante da 16,5 miliardi di reais brasiliani per l’acquisizione delle attività mobili del gruppo brasiliano Oi (leggi la notizia su Financecommunity) e firmato il contratto con il consorzio guidato da Ardian Infrastructure, per cedere una quota di minoranza nella holding che detiene la partecipazione in Inwit per 1,6 miliardi (leggi la notizia su Financecommunity).

Contestualmente sono stati approvati i conti dei primi sei mesi, chiusi con un utile netto di 678 milioni di euro, in aumento del 23% su base annua, a fronte di ricavi da servizi per 7,3 miliardi (-7,4%), e una posizione finanziaria netta (after lease) di 21,1 miliardi di euro, in calo di 1,69 miliardi.

 

Noemi

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