TikTok verso l’accordo con Oracle. Rifiutata offerta di Microsoft

Oracle dovrebbe essere il nuovo proprietario delle attività statunitensi di TikTok, la app cinese di condivisione di video di proprietà della ByteDance, costretta dal presidente Donald Trump a smettere di operare sul territorio americano per “motivi di sicurezza nazionale”. Stando a quanto riportato dai media Usa, la società avrebbe rifiutato l’offerta di Microsoft e si avvierebbe verso una partnership con il gruppo di Larry Ellison.

L’operazione, da quanto emerso, non consisterebbe in una cessione vera e propria ma Oracle dovrebbe essere nominata “trusted tech partner”, cioè socio tecnologico di fiducia, negli Usa dal social media e assumerebbe la gestione dei dati degli utenti americani. Si tratta di un escamotage che consentirà al social media di lavorare negli Stati Uniti, dove conta 80-100 milioni di utenti al giorno, senza di fatto vendere le attività. Gli stessi media cinesi hanno ribadito che ByteDance non ha alcuna intenzione di cedere le operazioni statunitensi di TikTok a Oracle, Microsoft o altri pretendenti e che non fornirà il codice sorgente per la piattaforma video ad alcun acquirente statunitense.

Di certo i tempi sono stretti. L’ordine di vendita delle attività negli Stati Uniti di TikTok è arrivato il mese scorso e la cessione dovrebbe avvenire entro domani 15 settembre, pena il divieto di operare negli Usa che scatterebbe il 29 settembre prossimo. L’accordo deve essere, invece, finalizzato entro il 12 novembre prossimo.

La strada è però in salita. Per quanto fondi vicine al deal ritengano che soddisferà i requisiti necessari a ottenere l’approvazione della Casa Bianca e del Committee on Foreign Investments, il via libera di Pechino è tutt’altro che scontato, anzi. La Cina intende mostrare di non piegarsi ai voleri di Washington e che di recente ha risposto alle accuse del governo Trump con un divieto all’export di soluzioni di intelligenza artificiale.

Noemi

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