Deloitte, Banca Imi e Unicredit nel finanziamento di Woolrich

Banca IMI e UniCredit hanno agito quali Joint Mandated Lead Arrangers & Bookrunners e financial advisor di WP Lavori in Corso nella strutturazione di un finanziamento che ha consentito a Woolrich Europe e Woolrich di combinare il loro business anche attraverso una riorganizzazione dell’intera struttura del gruppo, cui ora fa capo la nuova entità Woolrich International Ltd controllata da WP Lavori in Corso.

Con la fusione tra Woolrich Inc, fondata nel 1830 in Pennsylvania (Usa), e Woolrich Europe, il brand finisce dunque sotto il controllo della newco Woolrich International, la cui maggioranza (85%) farà capo all’italiana WP Lavori in Corso,  fondata nel 1982 a Bologna.

Nel dettaglio, l’accordo comprende tutte le attività industriali (tra cui lo storico lanificio Woolen Mill), i diritti associati al marchio e l’intera rete distributiva, composta da 24 negozi monomarca Woolrich di cui 20 in Europa, due negli Usa (New York e Boston) e due in Giappone. Woolrich International avrà sede legale a Londra, con uffici operativi a New York, Woolrich in Pennsylvania, Bologna e Milano, e impiegherà complessivamente 300 persone. Il gruppo prevede di chiudere l’anno fiscale 2016 con un fatturato di 170 milioni.

WP Lavori in Corso e Woolrich Europe sono state assistite anche da Deloitte Financial Advisory, nelle persone di Lorenzo Parrini (partner, nella foto), Lorenzo Flamini (director) e Lucia Pacini (manager). 

Questa operazione di riorganizzazione è stata supportata dal finanziamento, per un controvalore totale di 80 milioni di euro circa,  concesso da un pool di banche costituito da Cassa di Risparmio in Bologna (banca del Gruppo Intesa Sanpaolo), da Unicredit (anche attraverso le rispettive branch di New York) e da BPER Banca.

Il finanziamento include, tra le altre, una linea di credito asset based in favore della Woolrich a supporto dello sviluppo del business USA del Gruppo Woolrich.

L’operazione ha lo scopo di accelerare la crescita del brand nei principali mercati internazionali a cominciare da Stati Uniti e Canada – che generano ricavi per circa 47 milioni di euro sui 170 milioni di euro complessivi previsti a fine esercizio -, per poi sbarcare in Cina con la costituzione di una nuova società.

Il nuovo piano industriale prevede una crescita annua media del gruppo del 12% nel periodo 2017-2020, e una previsione di un fatturato di 266 milioni entro il 2020, con una forza lavoro di 500 persone. Questa espansione è supportata da un piano di investimenti di circa 45 milioni, con l’obiettivo di raggiungere un totale di oltre 60 punti vendita.

L’obiettivo finale è lo sbarco su un listino di borsa internazionale.

 

Noemi

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