Latorre (Kpmg) a M&A Circus: Serve incentivare operazioni industriali
“Il calo dei volumi di m&a sarà inevitabile: se i processi già avviati vengono portati avanti, quelli nuovi e in pipeline potrebbero essere messe on hold per aspettare il ritorno di multipli più ragionevoli, una volta terminata l’emergenza coronavirus”, a spiegarlo è Giuseppe Latorre (nella foto) responsabile del corporate finance e del financial sector per Kpmg in Italia e global head del deal Advisory Financial Services del gruppo, intervistato nel seso episodio di M&A Circus. “Tutto dipenderà dalla fase in cui si trova il deal”, spiega Latorre.
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A livello generale, “il nostro sistema – osserva – non è stato ancora capace di sopravvivere alle crisi perché le aziende sono piccole, ciò che è mancano sono operazioni industriali in cui gli imprenditori sono disposti a mettersi insieme e a rinunciare alla potestà dell’azienda per far nascere campioni nazionali. Come? Ad esempio “incentivando fiscalmente operazioni che porterebbero alla nascita di realtà più grandi”, dice.
Per Latorre la possibilità di operazioni speculative su aziende italiane è “remota” perché “tutte le aziende, a livello globale stanno soffrendo allo stesso modo”. Uno dei settori che potrebbe essere più a rischio di operazioni opportunistiche, che è ancora frammentato e sta soffrendo drammaticamente, è il turistico, osserva. In questo senso “si dovrebbe pensare, a mio giudizio, di proteggere anche i settori minori ma ugualmente strategici come ad esempio il turistico che sta soffrendo in maniera drammatica”.