Tronchetti Provera (Ambienta) a M&A Circus: “Dal secondo trimestre rischio crollo dell’m&a”
Se è vero che il primo trimestre è andato bene, “nella seconda parte dell’anno, nel secondo e terzo trimestre, si vedranno i veri effetti del virus sulle imprese” e quindi sull’m&a che “mi aspetto scenda di almeno il 30% o 50%, per dare qualche numero, a meno che questo virus non vada via così come è venuto”. Così Nino Tronchetti Provera (nella foto), fondatore e managing partner di Ambienta, che ospite nel nuovo episodio di M&A Circus dice la sua su mercato, gestione politica della crisi e sostenibilità.
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Nello specifico dell’Italia, per Tronchetti Provera il vero problema del Paese è stato l’aiuto alle imprese che non è arrivato, “l’efficacia della spesa è il tema principale: l’Italia ha speso soldi importanti ma li ha dati a pioggia seguendo una politica non industriale. Negli altri paesi non hanno chiuso le fabbriche, hanno dato subito i soldi ai lavoratori che non potevano lavorare e hanno dato i soldi alle aziende per avere la liquidità necessaria, da noi queste tre cose non sono successe ed è questo che ha fatto e farà la differenza”.
Sulla gestione del fondo della fase di emergenza, racconta, “per quel che ci riguarda abbiamo comprato solamente aziende con poca leva e progetti industriali di medio periodo: la combinazione di avere business industriali soldi e con poco debito ci consente a oggi di non dover mettere soldi nelle nostre aziende, delle quali quelle che hanno fatto peggio hanno perso il 20%”, spiega.
Il fondo non è stato fermo e nell’ultimo mese ha annunciato due acquisizioni, l’add-on di Create Flavours per Nactarome (leggi qui la notizia) e quella di Namirial (leggi qui la notizia) e il lancio di un fondo, il primo absolute return (leggi qui la notizia). Come racconta Tronchetti “quando abbiamo deciso di comprare due aziende erano tutti sorpresi, molte persone erano terrorizzate e con la paura il business non si fa, e oggettivamente era complicato, ma erano due operazioni importanti: l’acquisizione di Create Flavours rientra in un progetto industriale che stiamo portando avanti con l’idea di creare il più grande produttore indipendente di coloranti naturali per il food e per noi è stata un’occasione che non potevamo lasciarci sfuggire. Quanto a Namirial, è un’azienda con la quale eravamo in esclusiva ormai da mesi e lavora in un trend che ha avuto un’accelerazione importante”.