Santander, salta la nomina di Orcel a ceo
Troppo caro. È stato giudicato così dal consiglio di amministrazione di Banco Santander Andrea Orcel (nella foto), fino a quattro mesi fa a capo dell’investment banking di Ubs e poi chiamato dalla banca spagnola a ricoprire il ruolo di amministratore delegato. Nomina che ora è saltata per via di una richiesta che per i media spagnoli si aggirerebbe sui 50 milioni di euro presentata da Orcel .
Per guidare la banca fondata da Emilio Botín, di cui nel 2007 Orcel è stato advisor nella scalata ad Abn Amro, il banchiere 55 enne aveva infatti negoziato una compensazione dei bonus maturati in sette anni di incarico a Ubs che il gruppo svizzero non gli ha però corrisposto, pari a circa 50 milioni di euro, oltre allo stipendio in linea con quello dell’uscente ad José Antonio Alvarez. I bonus, afferma Santander, non erano stati possibili da determinare prima e adesso che Orcel ha presentato il conto, “sopra le aspettative del board” il tavolo è saltato. Pagare tutto questo ammontare a una sola persona sarebbe inaccettabile per una banca commerciale, ha riferito il cda in una nota.
Banco Santander, che è presieduto da Ana Botín, continuerà ad avere come amministratore delegato José Antonio Álvarez mentre per Orcel si riaprono gli interrogativi sulle prospettive professionali. Il manager era stato indicato più volte da voci di mercato come possibile futuro successore dell’attuale ceo Sergio Ermotti ma ora un rientro in Ubs appare improbabile.