Intrum Italy nomina il team italiano. Knothe: «Puntiamo su Utp e m&a»

Dopo la chiusura dell’accordo con Intesa Sanpaolo a fine 2018 e la nomina del nuovo consiglio di amministrazione presieduto da Giovanni Gilli (leggi la notizia su Financecommunity.it), Intrum Italy, fra i principali player della gestione di crediti del paese, sceglie il management team italiano e prepara la strategia per crescere nel nostro Paese.

A guidare il gruppo nel nostro paese, come noto, è Marc Knothe (nella foto) già Regional Manager Western Southern Europe, in qualità di amministratore delegato. “La scelta del nuovo management team in Italia è un mix di competenze provenienti al 50% dal nostro interno, al 40% da Intesa Sanpaolo e per la restante parte dall’esterno “, spiega Knothe a Financecommunity.it, specificando che “l’Italia è un mercato importante e puntiamo a non fermarci qui nel nostro processo di crescita sul territorio”.

 

Il team 

A comporre la prima linea c’è Pierpaolo Sogliani quale cfo, professionista con oltre 20 anni di esperienza nel settore proveniente da Quadrivio Capital e con un’esperienza di 15 anni in GE in Italia ed all’estero.

Antonella Pagano è il business development director e avrà anche la responsabilità dell’area IT& Digitalization e della comunicazione esterna mentre Alberto Marone, proveniente da Ubs Londra, è investments director con responsabilità sugli investimenti in portafogli di crediti, per operazioni di fusioni, acquisizioni e strategy.

Il ruolo di operations director è affidato a Stefano Marchetti, avvocato e già responsabile del bad loans department di Intesa, che avrà la responsabilità di tutta la gestione del recupero crediti realizzata da un team di piu di 600 persone suddivise sul territorio mentre Salvatore Ruoppolo è il real estate & leasing director, anche lui proveniente da Intesa.

Sempre da Intesa proviene Massimo Martinoia, HR Director, dove era head of global banding & performance management mentre il legal & compliance director è Antonio Rabossi, tra i fondatori nel 2011, del dipartimento MCC in PWC Legal, poi acquisito da Intrum confluendo in Intrum Law Italy di cui oggi Rabossi è managing partner.

Infine, Alessandro Degli Esposti è il client management director e proviene da CAF dove ha lavorato per 12 anni ricoprendo diversi incarichi, tra cui quello di COO e di Head of Sales e  di cui è stato azionista prima dell’acquisizione da parte di Intrum, mentre head of internal audit è Enrico Baretta professionista con esperienze nel gruppo Intesa nella sua prima configurazione, in Crédit Agricole e in Veneto Banca.

Nel complesso sono 950 le persone che compongono il gruppo operative in 22 città del Paese. Una dimensione importante, raggiunta a colpi di acquisizioni dal 2014 a oggi di servicer quali Gextra, Caf e Intrum Justitia, poi tutti confluiti in Intrum Italy. Per Knothe la size “è fondamentale perché più grande sei più hai la possibilità di reperire i dati necessari per la gestione dei crediti e per gli investimenti”. Considerando la complessità del lavoro e le tecnologie necessarie per svolgerlo, “i servicer piccoli, che sono ancora tanti sul territorio, faranno fatica a sopravvivere” e in questo senso osserva l’ad, “il processo di consolidamento è appena cominciato”.

 

 

Obiettivo Utp e m&a 

Definite le prime linee, ora il gruppo può guardare ai prossimi passi. Innanzitutto, spiega Knothe, “abbiamo intenzione di accrescere la quota di Unlikely To Pay (utp) che abbiamo in portafoglio, oggi marginale sul totale dei 43 miliardi di asset under management”. Nel dettaglio, “stiamo lavorando a un nuovo prodotto per la gestione degli utp con una risorsa ad hoc arrivata da noi da pochi mesi. Puntiamo a ticket che vanno da 1 a 25 milioni, che sono la parte più importante del mercato”.

In secondo luogo “stiamo finalizzando l’integrazione tra le varie realtà del gruppo e lavorando per migliorare i processi e l’organizzazione interna”. Un’attività che si affianca alle acquisizioni: “Vogliamo partecipare attivamente sia acquisendo nuovi portafogli sia in ambito M&A ad esempio intervenendo in un carve-out di una banca o acquisendo competitor più piccoli e complementari”, aggiunge, “non ci fermiamo qui”. Knothe non esclude del tutto una partecipazione del gruppo alle gare per i principali pacchetti di crediti messi in vendita da alcune banche: “Se ci sono opportunità le valuteremo – commenta – siamo attenti e attivi sul mercato ma non prenderemo in considerazione asset sono troppo rischiosi o non in linea con la strategia del gruppo”.

Nel complesso Intrum Italy punta a “essere un partner affidabile e di lungo termine per tutte le banche, offrendo un servizio end-to-end e quindi coprendo tutta la filiera del recupero crediti di tutti i tipi di crediti”. In questo senso, precisa Knothe, “Intesa Sanpaolo è nostro azionista al 49% e il cliente principale ma siamo una realtà indipendente e vorremmo lavorare anche con  gli altri istituti di credito e con i fondi”.

Noemi

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