Amundi raccoglie 3 mld in Italia nel primo trimestre 2017
Nel primo trimestre 2017, Amundi SGR ha registrato una raccolta netta in Italia per quasi 3 miliardi di euro, in aumento del 6,4% rispetto al 3,5% conseguito nel 1° trimestre 2016.
Per il gruppo guidato dall’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Varaldo (nella foto) continua il trend positivo del tasso di crescita che nel 2016 è stato cinque volte superiore a quello del mercato, realizzando un anno record per Amundi in Italia.
Le masse gestite superano i 48 miliardi di euro, attestandosi a fine marzo 2017 a 48,3 miliardi, in crescita di 3,1 miliardi da inizio anno. Per quanto riguarda le tipologie di prodotti premiate in termini di raccolta netta, si registra la preferenza degli investitori professionali e dei clienti finali verso fondi attivi e passivi obbligazionari e bilanciati diversificati, quali quelli che investono in titoli “corporate” a tasso variabile, i bilanciati “income” e “target maturity” entrambi con stacco di cedola, i fondi obbligazionari a breve termine, anche “high yield”.
Per Varaldo è “cruciale” il ruolo degli asset manager “nell’indirizzare gli investimenti dei risparmiatori non solo in liquidità e titoli di stato, in generale diminuzione, ma verso tutte le opportunità italiane e globali che, attraverso soluzioni di investimento sempre più efficienti ed evolute, consentono di conseguire ritorni maggiori e di partecipare alla crescita dell’economia reale”. Inoltre il recente lancio di due fondi PIR (Piani Individuali di Risparmio), ha aggiunto, “testimonia la volontà di essere attori di primo piano nel sostegno alle attività produttive. In tal senso, il nostro impegno è confermato dall’imminente lancio di un fondo di private debt italiano finalizzato a sostenere le imprese di piccola e media capitalizzazione operanti nel settore agro-alimentare”.