Risparmio gestito, raccolti 5 miliardi a giugno

L’industria del risparmio gestito registra a giugno 5 miliardi di euro di sottoscrizioni nette, replicando il dato positivo di maggio (5,4 miliardi). Lo rileva la consueta mappa di Assogestioni. Si tratta di oltre 10 miliardi in due mesi che hanno permesso ai gestori di recuperare i risultati negativi del primo trimestre 2020, in particolare quelli di marzo, quando il settore fu bersagliato dai riscatti in piena emergenza sanitaria (-8,7 miliardi) e di chiudere il semestre con un bilancio positivo per 455 milioni. Nel complesso la raccolta preliminare del 2° trimestre che supera i 12,5 miliardi.

In crescita il patrimonio gestito a quota 2.239 mld grazie all’effetto combinato della raccolta e dell’attività di gestione. Nelle gestioni collettive è investito il 48,6% degli asset under management (1.087 miliardi), il restante 51,4% (1.152 miliardi) è impiegato nelle gestioni di portafoglio.

A spingere sulla raccolta sono stati in particolare i fondi aperti (+4,4  miliardi), con il segmento che ha chiuso il semestre in attivo per 923 milioni, ma sui sei mesi si sono messi in evidenza soprattutto i fondi chiusi nelle cui casse sono entrati ben 2,4 miliardi. Nel dettaglio dei fondi aperti, i protagonisti indiscussi del mese sono stati i prodotti monetari con un saldo positivo per 4,2 miliardi, cifra raggiunta principalmente dal riposizionamento dei portafogli da parte del gruppo leader del mercato (Generali) più che da un ritorno di fiamma dei sottoscrittori per il parcheggio della liquidità. E infatti molti consensi sono stati riservati ai fondi azionari che hanno incassato 2,1 miliardi, registrando il terzo dato positivo consecutivo.  Le gestioni collettive totalizzano 5,1 miliardi mentre il bilancio tra mandati retail e istituzionali si mantiene vicino alla parità.

Noemi

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