Fideuram, nel primo semestre sale raccolta netta, scendono commissioni e utile

Fideuram–Intesa Sanpaolo Private Banking ha archiviato il primo semestre con una raccolta netta totale in crescita, mentre masse amministrate, commissioni e utile netto hanno registrato un calo.

La raccolta netta totale, si legge in un comunicato del gruppo presieduto da Paolo Molesini, è balzata del 32%, a 6 miliardi. Il totale delle masse amministrate è sceso dell’1% rispetto a fine dicembre, a 239,3 miliardi, ma è cresciuto rispetto al primo semestre 2019 (229,2 miliardi). Le commissioni nette sono calate leggermente rispetto a un anno prima, a 840 milioni da 843 milioni. I costi operativi sono aumentati dell’1%, a 291 milioni. L’utile netto consolidato è sceso dell’8%, a 419 milioni. Il Common Equity Tier ratio è salito al 27,7% dal 19,2% di fine dicembre.

L’analisi per aggregati mostra che la raccolta si è prevalentemente indirizzata verso la
componente di risparmio amministrato (4,4 miliardi), “riflettendo un orientamento più
conservativo dei flussi di risparmio soprattutto nel primo trimestre dell’anno”.

Il margine di interesse, pari a 102 milioni, ha evidenziato un incremento del 15% rispetto al
primo semestre dello scorso anno “per effetto della crescita dei volumi medi investiti sui
portafogli proprietari e in depositi a scadenza di tesoreria”.

L’amministratore delegato e direttore generale di Fideuram–Intesa Sanpaolo Private Banking, Tommaso Corcos (nella foto), pone l’accento sulla “forte tenuta delle componenti core del conto economico, che evidenzia ricavi stabili e attenzione ai costi, a cui si è aggiunta una straordinaria raccolta netta, a dimostrazione di un modello di servizio particolarmente
valido premiato dai clienti. È evidente, oggi, la grande disponibilità di liquidità presente nel mercato italiano, stimata in quasi il 30% delle risorse finanziarie complessive del Paese, così come il bisogno di una consulenza di qualità, affinché tale ricchezza sia opportunamente investita”.

Noemi

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