DUE BANCHE CON UNICREDIT PER IL FUTURO DI PIONEER

Il Cda di Unicredit sembra chiamato a decidere al più presto sul riassetto di Pioneer. Anche se nell'ordine del giorno della riunione il punto non è previsto, pare che l'amministratore delegato Federico Ghizzoni (nella foto) stia per dare già oggi un resoconto sulle offerte ricevute.

Per l'asset manager del gruppo si cerca un partner al 50%. Al vaglio di UniCredit, seguita dagli advisor Morgan Stanley e Merrill Lynch, ci sono le proposte dei fondi Cvc e Advent oltre a quella del Banco Santander. Proprio la banca presieduta da Ana Botin, assistita da Ubs, avrebbe fatto l'offerta più interessante in termini di valutazione.

Gli spagnoli chiederebbero inoltre un'esclusiva a trattare, in modo anche da finire la due diligence su Pioneer. Cosa che i due fondi di private equity Cvc e Advent, con l'assistenza degli advisor Deutsche Bank e Mediobanca, hanno già terminato e consegnato le loro proposte vincolanti.

Se l'operazione con Santander andasse in porto, nel nuovo assetto azionario UniCredit e Santander si troverebbero con la stessa quota e per quanto riguarda la struttura della newco, sarebbe stata garantita a UniCredit-Pioneer la maggioranza dentro al senior management. L'accordo troverebbe inoltre l'appoggio anche dei due fondi di private equity (soci al 50%) di Santander Asset Management, cioè Warburg Pincus e General Atlantic. Per il Financial Times, l'accordo con gli spagnoli, che darebbe vita a un polo da oltre 330 miliardi di asset under management, sarebbe già deciso. La controllata di UniCredit porterebbe in dote 185 miliardi di masse, per la metà in Italia, mentre dal Santander ne arriverebbero oltre 150, da una rete compresa tra Europa e Sud America. Con i fondi, Pioneer avrebbe una crescita più su linee esterne anche dal punto di vista dell'offerta geografica, dagli Stati Uniti, dove sono fortemente presenti sia Cvc che Advent, all'Asia, accesso fornito da Cvc, con l'alleanza con Gic, il fondo sovrano di Singapore. Entrambi i fondi puntano sull'espansione anche del no captive, mentre con Santander – viene fatto notare – aumenterebbe il vincolo alla distribuzione bancaria.

Noemi

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