Italmobiliare: “Presto per stimare impatto virus”. E conferma il dividendo

Per il cda di Italmobiliare è “prematuro ipotizzare stime e valutazioni affidabili su come la pandemia si rifletterà sui principali indicatori economici e di performance della società e delle sue partecipate non quotate” mentre conferma la proposta all’assemblea degli azionisti, che si terrà il 21 aprile prossimo, di un dividendo ordinario di 0,6 euro e straordinario di 1,2 euro.

In un comunicato, la holding guidata da Carlo Pesenti (nella foto), aderendo alla raccomandazione ESMA (European Securities and Markets Authority), ha spiegato di aver esaminato gli impatti dell’attuale situazione congiunturale e valutato tutte le iniziative tempestivamente messe in atto sia a livello di holding che nelle aziende partecipate.

“Ad oggi, tenuto conto anche della differenziata composizione settoriale degli investimenti, è di difficile determinazione l’effetto complessivo di questa crisi sulle varie attività e sulle loro prospettive di breve termine – spiega la società nella nota -. La diversificazione e l’attenta gestione dei rischi che hanno da sempre contraddistinto l’attività delle società potrebbero comunque consentire di contenere i potenziali impatti”.

La parte preponderante del portafoglio in termini di Net Asset Value, spiegano da Italmobiliare, è rappresentata da società in settori legati alla catena alimentare (Caffè Borbone, Sirap e Capitelli) e al settore energetico (Italgen ed AGN Energia), i cosiddetti beni e servizi ‘essenziali’, società per le quali “è ipotizzabile un impatto della crisi relativamente più moderato”.

Per le altre società, in particolare per quelle esposte a dinamiche “retail“ e/o che forniscono beni e servizi ‘non essenziali’ e potenzialmente più soggette alle misure di sicurezza e alle limitazioni attuate a livello internazionale, “verranno
adottate misure specifiche di riduzione dell’attività operativa, con attenzione particolare ai fabbisogni e ai flussi di cassa”. In particolare,  Italmobiliare spiega di avere una posizione finanziaria attiva, pari a circa 500 milioni di euro, prevalentemente impiegata in investimenti liquidabili e a basso rischio, che permetterà di mettere in atto le iniziative necessarie a sostegno delle aziende in portafoglio per superare la crisi.
Nel dettaglio delle società controllate, il titolo HeidelbergCement, praticamente l’unico investimento quotato rimasto in portafoglio, ha registrato da inizio anno un calo di oltre il 43%, con una flessione di circa il 31% nel solo periodo compreso fra il 4 marzo scorso – data di esame del bilancio Italmobiliare 2019 – e oggi 25 marzo. Questo investimento, che nella situazione al 31 dicembre scorso rappresentava meno del 10% del NAV, ha attualmente un valore di circa 93,8 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’andamento delle società in portafoglio, che nel complesso rappresentano circa il 43% del NAV della società, il cda ha preso atto che le attività nel periodo sono state gestite nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza determinate dalle disposizioni governative e che solo negli ultimi giorni – a seguito delle più stringenti norme sulla prosecuzione delle attività industriali – Tecnica Group e Iseo hanno sospeso l’attività produttiva e logistica degli impianti italiani.

 

Noemi

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