Kiko verso il riassetto del debito. Advisor Bain, Lazard e Mediobanca

La catena di negozi cosmetici Kiko si prepara alla rinegoziazione del debito. Affiancato dall’advisor Bain Capital, il gruppo della cosmetica retail posseduto dalla famiglia Percassi conta oggi un debito lordo pari a circa 200 milioni, contratto con Bnp Paribas e Unicredit tra gli altri, di cui 50 milioni sono rappresentati da linee bancarie non ancora tirate e 130 milioni da un bond a 6 anni con cedola 6,5% emesso nel 2014. A sottoscrivere la maggior parte dell’emissione, 100 milioni, è stato Generali, per il resto un altro investitore.

Nell’operazione di riassetto del debito le banche hanno nominato come advisor Lazard, mentre Generali ha incaricato Mediobanca.

Kiko ha chiuso il 2017 con circa 610 milioni di euro di ricavi, con un recupero nel secondo semestre, dopo l’arrivo al timone del gruppo di Cristina Scocchia, ex presidente e ad di L’Oreal Italia. I primi segnali per quest’anno sono incoraggianti ma l’ebitda è ancora troppo basso e dopo il picco a 70 milioni nel 2014, la redditività è stata in costante discesa, sino ad arrivare sotto i 30 milioni.

I problemi pare siano arrivati soprattutto dall’espansione negli Stati Uniti e infatti poche settimane fa è stata avviata sulla controllata Usa una procedura di Chapter 11. Si tratta di una procedura finalizzata alla continuazione parziale dell’attività, che prevede il pagamento di tutti i creditori sociali e la chiusura nei prossimi tre mesi di 25 dei 30 punti di vendita a New York, Miami, Los Angeles e Las Vegas.

Noemi

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