Il gruppo Trevi chiude l’aumento di capitale
Trevi chiude con successo l’aumento di capitale, deliberato dal consiglio di amministrazione nel luglio 2019 e a febbraio di quest’anno, con la sottoscrizione di 15milioni di azioni ordinarie di nuova emissione per un controvalore complessivo pari 151 milioni di euro circa.
Advisor della società sono Lazard, che ha agito con un team formato da Igino Beverini (deputy ceo, nella foto), Francesco Moneta (director), Francesco Berri (vp) e Cecilia Garavaglia (associate) e Vitale & Co. – che ha operato con un team guidato da Orlando Barucci. Le banche sono state affiancate da Rothschild & Co.
Al termine dell’aumento di capitale, gli azionisti sono: per il 25,67% Fsi Investimenti, per il 25,67% Polaris Capital Management e per il 41,85% banche e istituzioni finanziarie che hanno assunto impegni di sottoscrizione nell’ambito dell’accordo di ristrutturazione e per il 6,81% altri investitori.
Nel dettaglio la tranche di aumento di capitale offerta in opzione ai soci è stata interamente sottoscritta per 130 milioni, di cui 87 tramite versamento di denaro e 42 milioni con la conversione da parte delle principali banche finanziatrici di crediti finanziari vantati nei confronti della società, secondo un rapporto di conversione pari a 4,5:1. FSI Investimenti e Polaris hanno qui sottoscritto e liberato in denaro un importo 77,45 milioni, cioè 38,7 milioni ciascuno. La tranche di aumento di capitale riservata alle banche finanziatrici è stata sottoscritta per 21 milioni circa tramite conversione dei crediti finanziari.
“Terminato il rafforzamento patrimoniale della società – ha commentato Giuseppe Caselli, amministratore delegato della società – possiamo pensare al prossimo futuro e impegnarci sul rilancio industriale. Stiamo già lavorando a 360 gradi sul rinnovamento dei processi, dei prodotti e dei mercati senza trascurare nessun aspetto che possa ottimizzare la marginalità. Siamo fiduciosi di aggiungere nuove acquisizioni di lavori, come fatto recentemente in Norvegia e Stati Uniti. Dobbiamo considerare che il mercato delle costruzioni e infrastrutture presenterà sin dai prossimi mesi, non solo in Italia ma anche in diverse aree geografica nelle quali siamo già presenti, interessanti opportunità anche in seguito alle azioni di rilancio post Covid 19″.
L’Aumento di capitale si inserisce nel contesto della più ampia operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento finanziario volta al rilancio industriale del gruppo.