Hideal Partners, advisor alla conquista dell’energy

S e si considerano tutte le società che producono o distribuiscono elettricità, gas, petroli e carburanti e tutti i fondi di investimento attivi nel nostro Paese, non si sbaglia quando si assume che il segmento dell’energia è fra i più attivi dell’economia italiana. E non ci si dovrebbe nemmeno sorprendere nel vedere la presenza sul mercato di sempre più player specializzati nell’energy, anche per ciò che riguarda la consulenza.

OLTRE 240 MILIARDI
Per dare qualche cifra, nel 2016, come rilevato dal Centro Studi CoMar, le società del settore in Italia avevano un fatturato di 247 miliardi di euro, con più di 19 miliardi di margine operativo netto e oltre 177mila dipendenti. Quanto ai fondi, un recente studio di Hideal Partners, società di financial advisory specializzata in energia, ha rilevato che negli ultimi tre anni i fondi infrastrutturali hanno complessivamente raccolto 127,6 miliardi sul mercato mentre tra il 2018 e il 2019 il fundraising si stima sarà sugli oltre 108 miliardi. Di questi fondi, circa una trentina, tra i quali Glenmont, iCON, F2i e DIF, ha già investito nel nostro Paese in passato e oggicontano su una dotazione di 40,6 miliardi di euro, di cui 23,7 miliardi di euro ancora da allocare. Ma, come spiega a MAG uno dei fondatori di Hideal Partners, l’avvocato Lodovico Bianchi Di Giulio (nella foto), «escludendo il petrolio, oggi parlare di energia non ha senso se non si includono le fonti rinnovabili». Lo scorso anno le energie alternative hanno contribuito al 36,2% della produzione e alla copertura del 32,4% della domanda elettrica nazionale, che ha superato i 320 TWh.

«È un mercato molto vivo e interessante – osserva Bianchi Di Giulio – e lo sarà per i prossimi cinque o dieci anni in Italia perché questa è la tendenza che stiamo osservando». Per l’avvocato «ci sarà tanto da fare, c’è un processo di consolidamento degli impianti in corso, che coinvolge anche investitori stranieri, e anche nuove attività di sviluppo di progetti green field, inclusi quelli in grid parity, vale a dire senza incentivi statali».

TRA ADVISORY E GESTIONE
L’attività e le ambizioni di Hideal Partners, fondata nel 2009 e con un ufficio anche nel Regno Unito, si inseriscono in questo contesto. Il team è composto complessivamente da circa 45 persone e guidato da cinque soci, oltre a Bianchi Di Giulio (responsabile anche dell’area legale in qualità di general counsel) ci sono Riccardo Riverso, Roberto Massarenti, Marco Pino e Paolo Pellegrini, e opera attraverso tre realtà. Innanzitutto c ’è l’omonima capogruppo che svolge «attività di advisory sia nell’m&a che in operazioni di equity e debito» e attraverso la quale il team segue circa tre o quattro operazioni straordinarie all’anno, oltre che tutte le attività ricorrenti di assistenza ai clienti.

Fra le più recenti ci sono ad esempio l’acquisizione di un parco eolico da 37,95MW a Monteverde da parte di CVA – Compagnia Valdostana delle Acque, affiancata da Hideal con un team composto dai partner Massarenti e Bianchi Di Giulio, coadiuvati dall’analista Giacomo Baraggioni. Il team aveva già assistito Cva nell’acquisto di un parco eolico da 8 Mw a Pontedera (Pisa) da Electrawinds Pontedera mentre lo scorso anno, tra le altre, Hideal ha affiancato il fondo inglese Equitix nell’acquisizione da Pessina Costruzioni – impresa nel settore delle costruzioni specializzata nell’edilizia sanitaria e nel partenariato pubblico privato – dell’85% del capitale sociale della Novara Salute e Servizi, oltre che del 70% di Summano Sanità da un pool di soci composto da Gemmo, Mantovani e Palladio Finanziaria…

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Noemi

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