Utile in calo per Creval

Il Credito Valtellinese chiude il primo trimestre dell’anno con un utile di 5 milioni, – 78% rispetto all’anno precedente, pari a 23 milioni. Una flessione dovuta, in particolare, dal calo del margine di interesse (-8%), a quota 107 milioni, oltre che dalla flessione del contributo del “carry trade” sui titoli di Stato e l’andamento dell’Euribor, e il contributo al Fondo di risoluzione per 7,6 milioni di euro, ovvero l’85% del contributo annuale. Il Cet 1 è al 13,4%.

Sul fronte del credito deteriorato, la banca guidata dal nuovo direttore generale Mauro Selvetti (nella foto) ha registrato un incremento dei non performing loans, che sono saliti del 2,4%, a 3,39 miliardi, con le sofferenze nette aumentate del 6,7%. Tuttavia è anche vero che «segnali positivi arrivano dal rallentamento di nuovi ingressi di credito deteriorato», ha spiegato il dg al Sole24Ore.  Ad esempio gli scaduti netti sono scesi del 50,1%, a quota 274 milioni di euro, il quarto calo trimestrale consecutivo. Nel contempo scende la copertura sui crediti deteriorati (dal 40% al 37%) anche se il calo si deve, come spiega la banca, dall’effetto della cessione di un portafoglio di crediti da 302 milioni perfezionato nel trimestre.

Quanto al tema del consolidamento, resta sul tavolo l’ipotesi di una fusione con Popolare di Sondrio.

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