Banca IFIS, utile netto in calo ma cresce il margine di intermediazione

Banca IFIS chiude il primo trimestre del 2016 con un utile netto pari a 22 milioni di euro, in calo del 16,0% rispetto ai 26,2 milioni di marzo 2015 ma cresce in tutti i comparti di business.

Il risultato negativo, si legge nella nota, influenzato dalle poste non ricorrenti quali l’utile da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita per 5,5 milioni di euro a seguito di vendita di parte del portafoglio titoli di debito effettuate nel periodo, dalle rettifiche di valore nette su attività finanziarie disponibili per la vendita per 3 milioni  riferite a titoli di capitale non quotati e dagli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per 3,8 milioni di euro, di cui 2,2 milioni di euro quale stanziamento del contributo per l’esercizio in corso al Fondo di risoluzione Nazionale istituito dalla Banca d’Italia

Il margine di intermediazione è invece in crescita, pari a 79,4 milioni di euro (+9,3% rispetto al primo trimestre 2015, pari a 72,6 milioni), grazie alla all’incremento del segmento DRL (28,7 milioni di euro, +224,0%); positivi anche i settori crediti commerciali (41,3 milioni di euro, +5,0%) e crediti fiscali (4,2 milioni di euro, +6,4%).

Il rapporto sofferenze nette/impieghi settore crediti commerciali è pari all’1,1% mentre il cost/income 3 ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) al 31 marzo 2016 si attesta al 45,1% contro il 35,2% del 31 marzo 2015 e il Total Own Funds Capital Ratio: 14,7% (14,9% al 31 dicembre 2015).

Crescono anche le assunzioni con l’ingresso di 50 nuove risorse nei primi 3 mesi del 2016 (+16,3%).

“Abbiamo chiuso un trimestre caratterizzato da una grande volatilità dei mercati e da continue incertezze sistemiche – ha dichiarato Giovanni Bossi (nella foto), Amministratore Delegato di Banca IFIS- con la conseguenza di un susseguirsi di adattamenti, anche normativi e di strumenti da parte dei regolatori, azioni che richiedono agli operatori una repentina reattività, associata ad una elevata capacità di adattamento. Nonostante in questo periodo ci venga richiesto di navigare a vista il nostro business model ci permette di affrontare con agilità i cambiamenti e le sfide che il mercato ci pone, avendo sempre chiaro il nostro obiettivo: essere redditizi e creare valore per tutti i nostri stakeholder”.

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