Bnl e Digital Magics presentano Mia, incubatore per le startup femminili

Il gruppo Bnl- Bnp Paribas, assieme all’incubare di startup digitali Digital Magics, Arval Italia e il Comune di Milano, hanno lanciato un programma di accelerazione dedicato alle startup e pmi innovative fondate da donne imprenditrici, Mia – Miss in action.

Si tratta di uno dei primi programmi dedicato all’imprenditoria femminile in Italia, un paese in cui, ha evidenziato Layla Pavone, chief innovation marketing e communication officer di Digital Magics, “nel terzo trimestre 2018, le donne alla guida di startup innovative sono poco più del 13% su oltre il doppio, cioè circa il 30% di donne imprenditrici in generale”. Si tratta in pratica di 1.313 donne su 9.600, mentre in 4.154 startup (il 43,1%) vede almeno una donna recente nella compagine sociale. Quanto alle pmi innovative, sono 73 quelle con prevalenza femminile su 899, l’8,1% del totale.

Anche a livello di finanziamenti e di investitori, la componente femminile registra ancora un gap al livello mondiale: secondo i dati Pitchbook, nel 2007 solo poco più del 2% di tutti i finanziamenti in venture capital negli Usa (cioè 1,9 miliardi di dollari) è stato raccolto per startupper donne, contro il 79% dei capitali per team tutti al maschile. Tra l’altro solo l’8% dei fondi di investimento è donna.

In Italia, nel 2017 un investimento privato su cinque è stato portato al termine da una donna e il 20% dei business angel italiani è una donna, stando all’associazione dei business angels Iban. Numeri “ancora molto bassi ed è per questo che abbiamo deciso di avviare un’iniziativa concreta per promuovere l’imprenditoria femminile”, ha spiegato Pavone.

L’impegno della banca nel progetto, ha poi aggiunto Andrea Munari, ceo di Bnl, è in linea con la strategia di inclusione dell’istituto di credito. “Le persone – ha detto – sono gli unici e veri attori del cambiamento e per questo nella nostra strategia stiamo apportando dei cambiamenti ai processi organizzativi del gruppo per mettere al centro le persone, ma questo è possibile solo se si eliminano tutte le discriminazioni” che per Munari “sono equivalenti alla corruzione, un cancro nel sistema che poi porta a un lento declino”.

Al momento, ha spiegato il ceo, “il 45% dei circa 13mila dipendenti di Bnl è donna e negli ultimi cinque anni il 55% di nuovi assunti sono donne”. Una quota che per Munari è destinata a crescere in quanto “la maggior parte di chi andrà in pensione, circa 2.800 persone se la riforma venisse attuata, sanno uomini, quindi credo che prossimi quattro o cinque anni la percentuale di donne sarà superiore a quella dei colleghi”.  Il quadro cambia completamente però “se guardiamo alle posizioni che le donne occupano e alla retribuzione, che fino ai 30-35 anni è in linea tra i due generi e poi si differenzia”, ha sottolineato. “Nel nostro interno, pur avendo fatto progressi, c’è ancora molto da fare. I motivi della discriminazione sono molti, dalla famiglia alla capacità di emergere delle donne. Quello che stiamo facendo è favorire la flessibilità e portando avanti agevolazioni per fare in modo che le professioniste e in generale tutte le minorities abbiano possibilità di salire ai quadri direttivi”. Munari ha sottolineato che la banca “sta investendo molto a livello economico ma è necessario uno sforzo da parte di tutti”.

Tornando all’iniziativa, una giuria esterna di Mia composta da sette donne top manager – cioè Anna Amati, vice presidente Meta Group e socia Iag, Paola Bonomo, business angel, Frieda Brioschi, imprenditrice, Roberta Cocco, assessore alla trasformazione digitale del Comune di Milano, Alessandra Gritti, ad di Tamburi Investment Partners, Sandra Mori, presidente di Valore D e DOP di Coca-Cola Europe e Fausta Pavesio, business angel – sceglierà le migliori quattro business ideas fra i progetti presentati sul sito di Mia (www.missinaction.it) entro il 13 gennaio prossimo. Le quattro startup selezionate verranno affiancate durante il percorso di crescita con fasi di formazione dedicata e sviluppo dei prodotti, di realizzazione del prototipo per il lancio sul mercato e un investor day per presentare i risultati raggiunti.

“Il nostro obiettivo è creare contesto favorevole e incoraggiante per le donne e per le giovani che si affacciano al mondo del lavoro – ha detto Isabella Fumagalli, ceo di Bnp Paribas Cardif – e anche dare un messaggio al mercato, ai consumatori e a tutte le donne. Ci auguriamo che alimenti le ambizioni delle giovani donne”.

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