Equita, secondo closing del fondo di private debt a 131,5 milioni

Equita Private Debt Fund II (EPD II) ha annunciato il secondo closing della raccolta, che porta il totale degli impegni a 131,5 milioni di euro, dopo il primo closing a 100 milioni annunciato nel settembre scorso. La raccolta del fondo EPD II era partita nell’ottobre 2019. L’obiettivo finale è di 200 milioni, con un hard cap di 250 milioni.

Si tratta del secondo fondo di private debt  targato Equita Group e del primo gestito da Equita Capital, la sgr lanciata un anno fa. Il primo fondo, Equita Private Debt Fund, era stato lanciato nel 2016 ed è gestito in delega da Equita Sim per conto di Lemanik Asset Management. Tra il 2016 e il 2017 Equita Private Debt Fund aveva poi raccolto 100 milioni di euro.

Alla prima fase della raccolta del secondo fondo, ricorda un comunicato, avevano partecipato i sottoscrittori del primo fondo, con in testa il Fondo Italiano d’Investimento, a cui si sono aggiunti altri investitori, tra cui l’European Investment Fund. A questi, nella seconda fase di raccolta da 31,5 milioni, si sono aggiunti un primario gruppo assicurativo italiano e un importante fondo pensione nazionale.

Al pari del primo fondo di private debt di Equita, anche il secondo investe prevalentemente in finanziamenti senior unitranche e subordinati a supporto di operazioni di private equity, con scadenze comprese tra 5 e 7 anni e ammortamento bullet. Anche il ritorno obiettivo è in linea con quello del primo fondo, oggi totalmente investito e che vanta un rendimento atteso lordo pari a circa 9,5%.

In concomitanza al secondo closing, il fondo EPD II ha già completato quattro investimenti, per un totale di circa 42 milioni di euro  (32% dei commitment attuali), con un target di ritorno atteso del 10%. Il fondo, peraltro, aveva iniziato a investire prima ancora di annunciare il primo closing attraverso una linea di warehousing, completando due investimenti di tipo subordinato che sono poi stati trasferiti al fondo.

Andrea Vismara (nella foto), amministratore delegato di Equita, ha commentato: “Il closing ci avvicina al target finale di raccolta di 200 milioni. Siamo onorati di avere nel nostro fondo investitori istituzionali di primaria importanza: il loro ingresso rafforza ulteriormente la nostra base investitori e può rappresentare uno stimolo per altri soggetti istituzionali simili per avvicinarli al mondo del private debt, così come accade da anni negli altri paesi europei”.

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