Mediobanca e JP Morgan con Euronext che completa l’acquisizione di Borsa
Euronext ha completato l’acquisizione di Borsa Italiana dal London Stock Exchange (Lse) per un controvalore di 4,444 miliardi di euro. Contestualmente Cdp Equity e Intesa Sanpaolo sono entrate a far parte degli “azionisti di riferimento” del gruppo con la sottoscrizione di un private placement da 579 milioni di euro.
Nell’operazione, Euronext è stata assistita da Mediobanca e JP Morgan, e dagli studi legali Gianni & Origoni e Cleary Gottlieb. Lazard e BonelliErede hanno lavorato per Cdp equity, mentre Clifford Chance per Intesa.
Lse ha avuto come advisor Goldman Sachs, Morgan Stanley, Robey Warshaw, Barclays, Rbc e lo studio legale Freshfields.
Invece l’aumento di capitale attualmente in corso è curato da Bofa, Crédit Agricole, Hsbc e JP Morgan in qualità di global coordinator.
«Con il completamento dell’acquisizione di Borsa Italiana, Euronext realizza l’obiettivo di costruire la principale infrastruttura di mercato pan-europea, connettendo le economie locali ai mercati globali dei capitali, a beneficio di tutti i partecipanti ai mercati di Euronext», ha dichiarato Stéphane Boujnah (nella foto), ceo e presidente del consiglio di gestione di Euronext.
Euronext ha reso noto che trasferirà da Londra a Bergamo il data center del gruppo, in quello che è un «chiaro segnale» del ruolo e degli investimenti che il gruppo riserva all’Italia, che «entra dalla porta principale», nella federazione di listini, ha detto ancora Boujnah.
Gli interessi italiani verranno presidiati da Cdp, che ha acquisito il 7,3% del capitale di Euronext, e da Intesa, che ha comprato l’1,3%, attraverso una serie di prerogative nella governance di Euronext che, in occasione del closing, ha nominato in consiglio di sorveglianza Piero Novelli, destinato a diventarne presidente, e la chief risk officer di Cdp, Alessandra Ferone. «L’Italia – ha sottolineato Cdp – avrà un ruolo di primo piano sia a livello operativo sia di governance».