Banca Mediolanum: il progetto Elite Lounge e le operazioni del 2021 spiegate da Diego Selva

E’ stata lanciata ieri Elite Mediolanum Lounge: si tratta della terza classe che Banca Mediolanum presenta a Elite, in quattro anni di partnership strategica tra le due società. Il percorso formativo con la società del gruppo Borsa Italiana si articolerà in due anni. In questo periodo le aziende partecipanti avranno l’occasione di acquisire le competenze indispensabili per strutturarsi e continuare a crescere in un contesto in costante evoluzione, sempre più orientato al mercato dei capitali. Questa terza Lounge si compone di 15 aziende, abbraccia un ampio ventaglio merceologico, che racchiude l’espressione dell’economia italiana: food, fashion, beauty care, ma anche metalmeccanica, oil&gas, packaging plastica, trasporti, logistica e agricoltura. Aggregando i dati di tutte le Elite Mediolanum Lounge, di quest’anno, del 2020 e del 2019, ricaviamo la seguente fotografia: 54 imprese coinvolte, un fatturato complessivo pari a quasi 3,7 miliardi di euro e una capacità occupazione di 22.800 persone. Geograficamente le 54 aziende risiedono per il 67% al Nord, il 27% nel Centro Italia e il 6% al Sud.

L’iniziativa si colloca nell’ambito di attività della Direzione Investment Banking di Banca Mediolanum, nata nel 2018 con l’obiettivo di accelerare la trasformazione delle imprese eccellenti attraverso le potenzialità degli strumenti di finanza straordinaria tra cui la quotazione in Borsa, l’emissione di minibond, l’apertura al capitale a soggetti finanziari, le operazioni di crowdfunding e private equity.

L’unicità della Direzione è rappresentata dalla sinergia che si crea tra la rete di Family Banker e il team che studia a fondo le aziende per offrire la soluzione di crescita migliore. A questo si aggiunge la capillarità sul territorio che permette di raggiungere regioni distanti dai centri finanziari e la profonda conoscenza dell’imprenditore che è seguito nella gestione del suo patrimonio personale dai nostri Family Banker. Durante l’ultimo anno la Direzione ha infatti seguito numerose importanti operazioni. Per avere una panoramica sul 2021 e su ciò che possiamo aspettarci dall’anno prossimo, Financecommunity.it ha intervistato Diego Selva, che guida la Direzione Investment Banking di Banca Mediolanum.

Quali sono le operazioni più significative che avete seguito?

A oggi abbiamo seguito operazioni in tutti gli ambiti. Come advisor e Nomad abbiamo accompagnato aziende alla quotazione, altre le abbiamo affiancate come advisor per operazioni di m&a. Abbiamo seguito anche diverse operazioni di minibond e debito strutturato. Questa attività è l’espressione del progetto da cui eravamo partiti, ovvero riuscire a mettere a disposizione dei nostri clienti il “menù completo” della finanza alternativa rispetto al debito bancario tradizionale. Sul fronte delle quotazioni Labomar e Almawave sono state le più significative, hanno raccolto in Borsa 30 milioni,  con un posizionamento importante. A livello di m&a abbiamo seguito come advisor l’acquisizione da parte di FSI di una quota di minoranza in Lynx, la cessione di una quota di minoranza di MaticMind al Fondo Italiano di Investimento, la vendita di una quota di maggioranza della Cabassi e Giuriati al Fondo Gradiente..

Come scegliete queste aziende?

La maggior parte della nostra attività di scouting deriva dalle segnalazioni che ci arrivano dalla nostra rete. Come detto, i nostri oltre 4200 consulenti finanziari, in tutta Italia, hanno un rapporto diretto e di fiducia con i nostri clienti, conoscono le dinamiche familiari e, partendo da una lettura puntuale del patrimonio personale, colgono esigenze aziendali che segnalano al mio team. Mensilmente, quindi, riceviamo un flusso di segnalazioni molto importante. Abbiamo anche una nostra capacità autonoma di identificare le aziende con del potenziale. Ci rivolgiamo essenzialmente a quella fascia di mercato che va dai 15-20 milioni di mercato a 200-300 milioni. Il nostro punto di partenza è sempre quello di sedersi con il nostro cliente imprenditore e capire che tipo di progetto vogliono portare avanti sull’azienda. Sulla base di quello andiamo a valutare il percorso di finanza straordinaria più coerente. Di fatto è un’estensione naturale di quello che fa il consulente finanziario di Banca Mediolanum nella gestione del patrimonio, un percorso che si affronta in un’ottica di lungo periodo.

Quali sono i settori che negli ultimi due anni hanno visto un volume maggiore di operazioni?

Ci sono stati dei settori in controtendenza con un’intensa attività, ad esempio il mondo dell’information technology, del mondo medicale, compresa la nutraceutica, la logistica e il comparto alimentare. Si tratta di settori in forte espansione, da cui deriva l’elevato volume di attività. Altri comparti hanno registrato un alto livello di attività perché erano in atto processi di razionalizzazione e consolidamento dei settori. Penso al comparto moda e abbigliamento, dove in diverse filiere abbiamo assistito a processi di aggregazione e di poli per acquisire scala e sinergie.

Qual è l’importanza del progetto con Elite?

La Lounge di quest’anno nasce all’interno del percorso di dialogo con i nostri investitori. Pensiamo infatti che tutti i ragionamenti di operazione di finanza straordinaria partano dall’esigenza di fare bene formazione e ancor di più uscendo da un contesto pandemico in cui si è messo in discussione il modo di lavorare delle aziende. E’ fondamentale quindi per la Pmi, che magari non è strutturata, approfondire la conoscenza di certe tematiche. Il parterre delle nostre tre Lounge rappresenta l’eccellenza dei vari comparti del tessuto italiano. E’ un progetto sinergico tra la nostra rete e il mio team che ci consente di avvicinarci alle aziende e di sviluppare con loto un dialogo per imboccare un processo che le porti ad essere protagoniste del proprio ambito di riferimento.

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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