Eni, assistita da Intesa IMI CIB, Cdp Equity, supportata da BNP, e Siem fondono Saipem e Subsea7

Raggiunto l’accordo per una possibile fusione: Eni e CDP Equity, azionisti di controllo di Saipem, hanno sottoscritto un memorandum of understanding con Siem Industries, azionista di riferimento della norvegese Subsea7, per creare una nuova società – che si chiamerà Saipem7 – incorporante Saipem nell’ambito di un patto parasociale che sarà sottoscritto tra le tre parti. Saipem7 avrà un portafoglio ordini combinato di 43 miliardi di euro, ricavi per circa 20 miliardi di euro ed EBITDA superiore a 2 miliardi di euro. Gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno ciascuno il 50% del capitale sociale della società combinata. Il completamento è previsto per la metà del 2026.

GLI ADVISOR

Nell’operazione, Intesa Sanpaolo – Divisione IMI CIB ha assistito Eni in qualità di advisor finanziario, mentre BNP Paribas ha agito come sole financial advisor di CDP Equity.

Saipem è stata affiancata da Goldman Sachs, Deutsche Bank AG, Clifford Chance e Advokatfirmaet Thommessen.

Subsea7 è stata assistita da Kirk Lovegrove & Company, Freshfields, Elvinger Hoss Prussen e Advokatfirmaet Wiersholm.

I DETTAGLI DELLA FUSIONE

La fusione, viene spiegato una nota, che sarà strutturata come una fusione tra pari con un rapporto di concambio fisso 50-50, vedrà Saipem in qualità di società incorporante mantenere la sede sociale e il mercato di quotazione in Italia, oltre a risultare quotata in Norvegia all’esito della fusione.

Eni, CDP Equity e Siem Industries, che rappresenteranno insieme circa il 29% del capitale sociale (rispettivamente Siem 11,8%, Eni 10,6% e CDP Equity 6,4%), costituiranno un nucleo stabile di soci di riferimento che nominerà la maggioranza del consiglio di amministrazione. Eni e CDP Equity modificheranno il patto parasociale vigente per disciplinare le modalità di esercizio dei diritti che spetteranno loro congiuntamente ai sensi del patto parasociale concordato con Siem. L’operazione sarà strutturata in modo tale da non incorrere in obblighi di OPA.

L’operazione porterà alla creazione di un colosso del settore Subsea ed E&C Offshore, migliorandone il profilo competitivo grazie a sinergie operative e ne rafforzerà la struttura patrimoniale. Saipem e Subsea7 presentano un’elevata complementarità geografica e a livello di clientela: la loro combinazione potrà migliorare l’offerta di prodotti e servizi e ottimizzare l’utilizzo della flotta. In questo modo, la società risultante dalla fusione avrà una migliore capacità di cogliere le opportunità strategiche e commerciali derivanti dall’evoluzione del mercato oil& gas e dai cambiamenti legati alla transizione energetica.

Nella foto, Alessandro Puliti, attuale ceo di Saipem, che sarà designato come ceo della società combinata. John Evans invece sarà l’amministratore delegato dell’entità che gestirà il business offshore della società combinata.

letizia.ceriani@lcpublishinggroup.it

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