Ardian raccoglie 19 miliardi per il fondo di fondi. Verbrugghe: Valuteremo opportunità in Italia

Ardian chiude la raccolta dell’ottavo fondo dedicato al mercato secondario ha chiuso con una raccolta di 19 miliardi di dollari provenienti da investitori a livello globale. Le risorse a disposizione, che includono 5 miliardi di euro di impegni di co-investimento, superano in modo significativo i 14 miliardi di dollari raccolti per il precedente fondo nel 2016.

La piattaforma ha attratto 275 investitori da quasi 40 paesi in America, Europa, Asia e Medio Oriente, un risultato che conferma la natura resiliente di questa asset class considerata di grande interesse. Tra gli investitori, i principali fondi pensione, i fondi sovrani, le compagnie di assicurazione, gli HNWI e le istituzioni finanziarie.

Quali sono gli obiettivi del fondo e le prospettive del mercato dei fondi di fondi in Europa, Financecommunity lo ha chiesto a  Benoît Verbrugghe (nella foto), membro del comitato esecutivo di Ardian.

Quali sono i vostri obiettivi con questo fondo? Dove volete investire? Avete già investito, se sì dove?
Investiremo in transazioni sul secondario rivolte ai fondi di buyout e growth, principalmente in Nord America e in Europa. Il fondo è già investito al 40% tramite circa dieci operazioni in tutto il mondo. Manterremo la stessa strategia che abbiamo avuto negli ultimi anni, puntando ad accordi che vanno da 250 a 3 miliardi di dollari, ma il prezzo non è l’unico fattore. Puntiamo a offerte di altissima qualità, transazioni grandi e complesse.

Che caratteristiche cercate in un fondo di private equity?
Stiamo guardando a fondi di private equity operanti in tutti i mercati, dallo small cap al large cap. L’essenziale è che abbiano solidi track record, bassa volatilità e un’offerta di operazioni di alta qualità, resilienti e che puntino alla crescita.

Pensate di investire anche in Italia?
Il fondo si rivolge principalmente al Nord America e all’Europa, la risposta è dunque sì nel caso in cui si verificassero occasioni di questo tipo in Italia.

Ci sono investitori italiani fra i sottoscrittori del fondo?
Sì, ci sono. Da policy non comunichiamo dati sugli investitori a livello regionale, ma posso dire che il 30% dei nostri investitori sono Europei.

Quali sono le prospettive e gli sviluppi del secondario in Europa, anche alla luce del Covid-19 e degli effetti sul settore?
Uno degli effetti è che i principali attori del mercato potrebbero dover cambiare le proprie strategie di investimento, quindi riallocare i propri investimenti, cercando liquidità per reinvestire in nuove operazioni. La strategia che adottiamo in Ardian è quella di offrire questa liquidità su un mercato secondario che sia maturo. Il risultato della raccolta evidenzia come il mercato secondario sia in effetti maturato fino a diventare una importante fonte di liquidità per gli investitori, tra cui compagnie di assicurazione, fondi pensione e family office, che cercano di riequilibrare i portafogli di private equity e cercano opportunità di rendimento per i risparmiatori nel contesto della pandemia globale Covid-19.

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