Arrow Credit Opportunities partecipa alla ristrutturazione della società Samp
Arrow Credit Opportunities (ACO SPV), insieme ad altri creditori, ha partecipato a una delle prime operazioni omologate a valle dell’entrata in vigore del Codice della Crisi: si tratta dell’accordo di ristrutturazione ex art 57 ss CCII di Samp S.p.A., storica società di ingegneria meccanica del Gruppo Maccaferri e holding di diverse società operative, omologato da parte del Tribunale di Bologna.
L’operazione si inquadra appieno nell’impianto normativo del Codice della Crisi per il suo obiettivo di preservare il valore degli asset e la continuità aziendale, evitando la dispersione di valore legata ad un’eventuale procedura fallimentare.
Il piano messo a punto prevede la ristrutturazione di un passivo di oltre 132 milioni di euro, principalmente attraverso la subordinazione delle pretese dei creditori finanziari, tra cui Arrow Credit Opportunities (ACO SPV), a quelle dei creditori non finanziari, liberando pertanto risorse in loro favore. ACO SPV e gli altri creditori subordinati, invece, beneficeranno dei proventi derivanti dalla gestione del patrimonio aziendale nell’arco di tempo relativo alla realizzazione del piano.
Europa Investimenti ha agito in qualità di advisor di SGT ACO Umbrella Fund, fondo gestito da Sagitta SGR – che ha il ruolo di sole-noteholder del veicolo di cartolarizzazione ACO SPV – e Zenith Service è intervenuta come Corporate Servicer e Master Servicer del veicolo.
Daniele Patruno, CEO di Europa Investimenti, ha commentato: “Siamo lieti di annunciare una tra le prime esperienze di ristrutturazioni completate a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi, in linea con l’obiettivo di supportare i vari stakeholder nei processi di ristrutturazione finanziaria a conservare e/o liberare valore in situazioni complesse. Fondamentale per la buona riuscita di questa operazione è stato il fronte comune che si è creato con i vari soggetti coinvolti, in particolare gli altri creditori e i professionisti della società, delineando una soluzione in cui il principale creditore finanziario, in qualità di operatore specializzato, ha favorito il rientro immediato degli altri creditori, prendendo posizione sugli asset residui. Se, da un lato, gli operatori appaiono ancora in una fase di rodaggio rispetto al nuovo contesto normativo – continua Daniele Patruno –, siamo convinti che il Codice della Crisi offra prospettive di intervento molto interessanti per gli operatori esperti di restructuring e special situation.”