Assiteca ha sul tavolo diversi dossier di M&A. E valuta passaggio su Mta

Assiteca ha sul tavolo diversi dossier di M&A, in Italia e all’estero, e valuta il passaggio su Mta. E’ quanto dice, in un’intervista a Financecomunnity.it, l’amministratore delegato del broker assicurativo, consulente sulla gestione dei rischi d’impresa, Gabriele Giacoma.

Il 7 agosto scorso Assiteca ha annunciato un accordo di investimento con Tikehau Capital per l’ingresso di quest’ultimo nell’azionariato, tramite un aumento di capitale riservato da 25 milioni di euro. Tikehau ha rilevato il 23,43% del capitale. Il closing è atteso entro metà novembre.

Obiettivo dell’ingresso di Tikehau nel capitale, spiega Giacoma, è “accelerare la crescita per linee esterne”, che è nel dna di Assiteca: dal 2015, anno della quotazione, a oggi, infatti, ha acquisito sette aziende. “Stiamo valutando più di un dossier”, prosegue l’AD, “in Italia e all’estero”. Oltre confine, il gruppo ha già messo piede in Spagna e in Svizzera.

Avere alle spalle un gruppo di alternative asset management e di investimento con 23,4 miliardi di euro di gestione consente ad Assiteca di spingere ancor più sul pedale dell’attività di M&A. In Italia, del resto, sottolinea Giacoma, “i nostri competitor sono due gruppi esteri, Aon e Marsh”. Dopo Assiteca, in sostanza, ci sono tante società medio-piccole, che fatica sempre più a stare sul mercato perché “la compliance nel nostro settore ha un peso crescente e bisogna avere dimensioni per fronteggiare i costi, una struttura tecnico-commerciale adeguata”. Insomma, il contesto rafforza “il ruolo di aggregatore” di Assiteca.

La società guidata da Giacoma ha archiviato il primo semestre dell’esercizio 2018/2019, chiuso il 31 dicembre scorso, con ricavi pari a 39 milioni, un ebitda di 8,5 milioni e un utile netto di 4,77 milioni.

La quota su Aim, afferma l’AD, “è stata una scelta positiva, ha avuto effetti significativi sul posizionamento e sulla capacità di comunicare” del gruppo. Ora, però, le maglie dell’Aim vanno un po’ strette ad Assiteca, che valuta il passaggio su Mta. “E’ un tema su cui stiamo ragionando”, dice Giacoma. “Ma vogliamo avere le spalle più larghe, una capitalizzazione adeguata”. Ad ogni modo, per Assiteca “l’Aim è un primo step”.

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