Atlante II acquista 343 mln di crediti deteriorati da Cariferrara

Mentre è a lavoro sul dossier Mps, Quaestio Capital Management SGR ha approvato la firma di un accordo, per conto del Fondo Atlante II, relativo all’acquisto di 343 milioni del portafoglio di crediti deteriorati di Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara, emersi dopo il conferimento in rev delle sofferenze.

L’operazione, che si concluderà con la sottoscrizione di titoli da parte del fondo entro il 30 giugno prossimo, rende possibile la cessione della banca a Bper, così come avvenuto con le altre tre Good Banks a Ubi, e di risolvere un’altra delle situazioni critiche del settore bancario italiano. Il portafoglio, composto sia da unlikely topay che da non performing loans, è composto per il 48% circa da crediti garantiti da immobili e per il rimanente 52% da crediti unsecured e include anche crediti derivanti da operazioni di leasing. Il prezzo medio pagato è pari a circa il 19% del Gross Book Value.

La due diligence e la valutazione del portafoglio è stata svolta con l’assistenza di Credito Fondiario, che svolgerà anche il ruolo di master servicer mentre è in corso la selezione degli special servicers che verranno scelti tra primari operatori del settore del recupero dei crediti. 

Quanto a Mps, la sgr guidata da Alessandro Penati (nella foto), sempre con Atlante 2, è ancora a lavoro per l’eventuale acquisizione degli npl del Monte dei Paschi anche dopo l’uscita di Fortress ed Elliott dalla partita in qualità di partner finanziari. Il fondo ha ancora a disposizione 1,7 miliardi di euro che, per regolamento, deve investire negli npl: secondo indiscrezioni, per quelli di Mps sarebbero serviti circa 1,6 miliardi, di cui 900 a carico di Atlante e il resto di Elliott e Fortress, i quali però avrebbero mosso più di un’obiezione sul prezzo. 

Ora però l’esborso per il fondo Atlante 2 è quindi di 65,17 milioni di euro. Quindi resterebbe nelle disponibilità del fondo 1,65 miliardi da destinare agli npl di Monte dei Paschi, con un intrvento stimato di circa 1,6 miliardi, e delle tre banche (Carismi, Carim e CariCesena) di cui Credit Agricole sta trattando l’acquisizione. Considerato che l’intervento in queste tre banche è stimato a circa 350 milioni, la capienza non sembra sufficiente per entrambe le operazioni.

Resta da capire ora come Quaestio intenda agire. Di certo i tempi sono stretti. Entro il 28 giugno – data di scandeza dell’esclusiva concessa ad Atlante 2, Fortress ed Elliott – dovrà essere definito lo schema di cessione degli Npl. Subito dopo, il 29 o il 30, il cda di Mps esaminerà la bozza del piano di ristrutturazione che poi sarà inviato alla Commissione Ue per il via libera definitivo. Per quella data sarà quindi chiaro l’esito del confronto con la Commissione Ue e la Bce: salvo aggiustamenti, la ricapitalizzazione sarà da 8,3 miliardi, con un intervento dello Stato di circa 6 miliardi. 

Noemi

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