Banca Ifis cartolarizza portafoglio non performing unsecured, raccoglie 350 milioni. Gli advisor

Banca Ifis, tramite la controllata Ifis Npl Investing, ha cartolarizzato un portafoglio non performing, costituito per la maggior parte da crediti unsecured assistiti da ordinanze di assegnazione, un’operazione che consentirà di raccogliere fino a 350 milioni di euro di liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti.

L’operazione ha visto il coinvolgimento di JP Morgan e Deutsche Bank in qualità di arranger, degli studi legali BonelliErede (per conto del gruppo Banca Ifis) e Orrick Herrington & Sutcliffe (per conto degli arranger), nonché di Banca Finint in qualità di corporate servicer.

L’operazione, sottolinea una nota del gruppo veneto guidato dall’amministratore delegato Luciano Colombini (nella foto) fino all’assemblea di aprile, “si configura come una novità per questa tipologia di crediti deteriorati, dove l’iter di recupero degli stessi, mediante esecuzione forzata (pignoramento del quinto dello stipendio), è in stadio avanzato”.

I portafogli di crediti oggetto dell’operazione (un portafoglio di crediti secured e un portafoglio unsecured assistito da ordinanze di assegnazione) di proprietà della controllata Ifis Npl
Investing, sono stati trasferiti a un veicolo di nuova costituzione denominato IFIS NPL 2021-1 SPV, che ha emesso delle note senior, mezzanine e junior. La nota mezzanine e la nota junior sono state interamente sottoscritte da Ifis Npl Investing e non saranno cedute. Le due classi di note senior, al netto di un 5% che sarà retained dall’originator, verranno ammesse alla negoziazione sul mercato del debito ExtraMOT di Borsa Italiana e saranno rifinanziate sul mercato degli investitori istituzionali.

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