Banca Ifis compra il 70% di Credifarma con Kpmg

Nuova acquisizione per Banca Ifis, stavolta non di pacchetti di npl ma il 70% di Credifarma, società finanziaria iscritta all’Albo Unico ex art. 106.

Affiancata da Kpmg Corporate Finance, la banca guidata da Giovanni Bossi (nella foto) ha acquisito da Federfarma (Federazione nazionale unitaria dei titolari di Farmacia italiani ), che hanno in mano il 67,5%, UniCredit e Bnl, con il 32,5% ciascuna. Ifis acquisirà la totalità delle quote detenute dalle banche e una parte dell’attuale quota detenuta da Federfarma per il 21,5% del capitale. Successivamente ci sarà un aumento di capitale riservato a Banca IFIS al termine del quale Credifarma sarà partecipata da Banca IFIS per il 70% e da Federfarma per il 30%.

L’acquisizione della partecipazione da parte di Banca Ifis è fatta a valori lievemente inferiori al patrimonio netto per un investimento complessivo, comprensivo dell’aumento di capitale, di circa 10 milioni di euro, che sarà finanziato interamente da mezzi propri di Banca Ifis.

La società svolge principalmente attività di finanziamento a breve termine alle farmacie private mediante anticipo di Distinte Contabili Riepilogative (DCR, ovvero crediti delle farmacie verso il Servizio Sanitario Nazionale).

L’operazione prevede inoltre una partnership strategica pluriennale con Federfarma al fine di promuovere il ruolo di Credifarma in favore degli associati di Federfarma e del mercato nazionale delle farmacie.

“L’obiettivo dell’acquisizione di una partecipazione di controllo in Credifarma, applicata alla competenza che abbiamo sviluppato nel settore, è di diventare il leader della finanza specializzata alle farmacie in Italia” ha spiegato Bossi. In particolare, “grazie alla forte integrazione ed alle rilevanti sinergie con la già consolidata divisione Farmacie del gruppo, Credifarma potrà diventare il punto di riferimento per il supporto finanziario, lo sviluppo e l’utilizzo degli strumenti digitali al servizio del settore farmaceutico italiano”.

Nel dettaglio, le linee strategiche previste per Credifarma prevedono l’ampliamento della base prodotti con nuove soluzioni per la farmacia con l’obiettivo di soddisfare la clientela in tutte le diverse fasi di attività (dai prestiti per acquisizioni ai debiti di fornitura), il mantenimento dell’organico di Credifarma (circa 40 dipendenti), un’offerta sul mercato della monetica per soddisfare le esigenze del sistema di pagamento dei farmacisti (POS, ATM evoluti etc.), oltre che l’integrazione organizzativa e di processi e l’estensione degli investimenti intrapresi da Banca IFIS nella digital transformation ai processi produttivi di Credifarma, ampliando l’offerta di servizi, la semplificazione dei processi, l’efficientamento dei costi e la riduzione dei tempi di risposta.

A fine 2016 Credifarma ha registrato un margine di intermediazione di 6,6 milioni di euro e ha annunciato nei giorni scorsi i dati preconsuntivi 2017, che registrano una significativa crescita delle componenti commissionali e dei proventi di gestione, con risultati sopra i livelli target (il risultato operativo lordo risulta pari a 0,87 milioni contro 0,5 milioni dell’esercizio precedente). Il Mol (margine operativo lordo) è salito a 1,1 milioni, +12% rispetto all’anno precedente, mentre il rapporto tra sofferenze nette ed i crediti netti si dimezza, scendendo dallo 0,8% del 2016 allo 0,4%. Infine migliora anche il Cet 1 che, secondo le stime, passa dall’11,2% del 2016 al 15,2% del 2017.

L’operazione, che porterà Credifarma nel perimetro del gruppo Ifis, è subordinata all’autorizzazione di Banca d’Italia e dovrebbe essere completata nel corso dell’estate.

 

 

Noemi

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